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Discarica Falcognana, interviene l'Enac: "Il nostro parere è vincolante"

Il commissario dell'ente Riggio vuole essere informato per verificare eventuali influenze con le rotte aeree del vicino aeroporto di Ciampino. Intanto continuano le polemiche sui ritardi

Il giorno di chiusura della discarica di Malagrotta è sempre più vicino. Eppure, in mancanza della firma del decreto da parte del ministro all'Ambiente Orlando che dà il via allo smaltimento di rifiuti urbani nella discarica di Falcognana ancora non c'è. Intanto continuano le polemiche attorno al progetto. Oggi è stata la volta dell'Enac. Il commissario dell'ente Vito Riggio ha chiesto in merito al progetto alla Direzione Generale di essere informata. L'area di Falcognana infatti dista circa dieci chilometri in linea d'aria dalle piste dell'aeroporto.

Si legge in una nota dell'ente: “L'articolo 707 del Codice di navigazione attribuisce all'Enac la responsabilità di individuare le zone limitrofe agli aeroporti sulle quali imporre vincoli al fine di scongiurare potenziali pericoli per la navigazione aerea, limitando, in tale aree, le opere, le piantagioni e le attività, come le discariche di rifiuti urbani, che potrebbero costituire un richiamo per la fauna selvatica” scrive l'Enac sottolineando che per il suo ruolo istituzionale il suo parere è vincolante.

“L'Enac, autorità unica di regolazione tecnica, vigilanza e controllo sul trasporto aereo, in base ad un regolamento internazionale, che è anche legge della Repubblica, è tenuto ad esprimere il proprio parere su tutto ciò che può interferire con le attività di volo, al fine di garantire una costante sicurezza” continua la nota. “In particolare sulle discariche, vecchie e nuove, esercita una vigilanza che è rivolta a prevenire e mitigare il fenomeno sempre più preoccupante del bird strike” precisa Riggio.

Intanto, a soli cinque giorni dalla chiusura della discarica di Malagrotta, manca ancora la firma del decreto ministeriale con il via libera definitivo mentre si attende l'esito della gara d'appalto per portare i rifiuti all'estero. Senza considerare che, nel calcolo totale della quantità di rifiuti da smaltire, manca ancora chiarezza, su come verranno smaltiti i rifiuti trattati negli impianti Tmb di Malagrotta. Nonostante questo quadro, Zingaretti rifiuta l'ipotesi di uno slittamento dell'apertura di Falcognana. “Falcognana a dicembre? E' una cretinata messa in giro ad arte, in un'opera di controinformazione di chi non vuole bene a Roma” ha affermato Zingaretti che chiedevano conto di tali indiscrezioni.

Per il governatore il motivo è semplice: la discarica di Falcognana è già attiva per i rifiuti speciali e “non ha bisogno di modifiche per accogliere quel tipo di rifiuti. Bisogna decidere, con il decreto del ministro, se conferire” ha affermato commentando l'attesa del ministro nei confronti della firma del decreto. “Ripeto: ora sono le 14.25 e la discarica è aperta”.

Intanto un nuovo bastone tra le ruote arriva dall'Unione Europea. I parlamentari europei Roberta Angelilli e Alfredo Antoniozzi hanno infatti scritto una lettera al Presidente della Commissione Petizioni del Parlamento europeo per chiedere una convocazione urgente dei comitati dei cittadini a Bruxelles. “Con l´accelerazione delle autorità competenti i cittadini rischiano di essere tagliati fuori dal processo decisionale come previsto obbligatoriamente dalla Direttiva sull'impatto ambientale” scrivono. “Vale la pena ricordare che il Commissario europeo all'ambiente Potocnik, nei giorni scorsi ha comunicato che dall'Italia non era pervenuta nessuna richiesta di autorizzazione relativa all'ampliamento e la trasformazione del sito”. Angelilli e Antoniozzi ricordano inoltre che “la Commissione europea in più occasioni si è espressa contro soluzioni provvisorie relative alla gestione dei rifiuti”.

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