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Malagrotta chiude: Zingaretti e Marino esultano tra mille interrogativi

La conferenza stampa celebrativa sulla storica chiusura di Malagrotta lascia inevase una serie di questioni sulla gestione dei rifiuti: dal sito della Falcognana alla Fos di Cerroni, da Cupinoro al capping fino ad arrivare ai maggiori costi

Una conferenza stampa per celebrare la chiusura di Malagrotta. Un evento definito "epocale" che mantiene gli impegni presi in campagna elettorale. E' un coro unanime quello di Marino e Zingaretti che affiancati dai rispettivi assessori all'ambiente, Estella Marino e Michele Civita, hanno voluto festeggiare e rivendicare la chiusura della più grande discarica d'Europa. Con un giorno di ritardo però. Già perché fino a ieri tutti, anche loro, hanno trattenuto il fiato per  capire cosa ne sarebbe stato della quota dei rifiuti di Cerroni. Il sito provvisorio di Cupinoro e l'attivazione da parte di Colari nell'avviare  un'organizzazione per trasportare fuori i rifiuti hanno però indotto all'ottimismo. Quindi via alla conferenza stampa e all'elogio della buona politica, quella che lavora in silenzio e che mantiene gli impegni con i cittadini.

In questo quadro, certamente storico e da celebrare, non mancano però le incognite e, in mezzo alle parole celebrative sono emerse tutte le contraddizioni. Dove sta smaltendo la FOS il Colari? Che modalità e che tempi avrà l'operazione di bonifica di Malagrotta? Che costi in più comporterà la chiusura della discarica più grande d'Europa? Che ne sarà di Falcognana?

FALCOGNANA - Il sito sull'Ardeatina ha tenuto banco da inizio agosto su tutti i giornali. Magicamente sembra essere sparito e nel descrivere il percorso che ha portato a fare a meno di Malagrotta tutti sembrano ometterne l'esistenza e l'esigenza. Il sindaco Marino addirittura oggi è andato all'attacco: "Mentre in queste settimane gli urlatori sbraitavano e piantavano manifesti offensivi contro di me e il governatore Zingaretti, noi lavoravamo in silenzio e a testa bassa e quanto otteniamo oggi è frutto di questo lavoro". Il primo cittadino però viene incalzato e quando gli si chiede se Falcognana sarà un nuovo sito di cui è già stato stabilito l'utilizzo o sarà solo una valvola emergenziale, risponde: "Preciso che non sarà una nuova discarica, perché lì una discarica già c'è ed accoglie rifiuti ben più pericolosi di quelli trattati. Questo è un punto centrale e che in tanti fanno finta di non capire. È evidente che comunque Falcognana sarà solo un'opzione emergenziale".

COLARI E I SUOI RIFIUTI - Sulla chiusura di Malagrotta fino a ieri e ancora stamattina pesava l'incognita dello smaltimento dei rifiuti trattati dagli impianti Tmb di Cerroni. Lo stesso avvocato venerdì sottolineava i dubbi sul destino di 700 tonnellate di rifiuti. Il supporto di Ama per portare il tmb in altre regioni e l'individuazione sul rush finale da parte di Sottile del sito di Cupinoro hanno risolto la questione. Malagrotta quindi ha di fatto smesso di accogliere dei rifiuti. Il sindaco Marino ha smentito anche l'ipotesi circolata nei giorni scorsi secondo la quale per dare stabilità alla montagna di Malagrotta fosse necessario smaltire lì ulteriore quantità di FOS. "Un'ipotesi questa smentita dai geologi", ha spiegato il sindaco.

Che fine fa la FOS quindi? Al momento nessuno lo sa, neanche Ama. L'assessore Estella Marino rivela: "Ho chiesto informazioni ad Ama che mi ha spiegato di aver chiesto al Colari dove sta smaltendo la frazione organica stabilizzata. Stiamo attendendo risposte da Cerroni". C'è però la certezza che a Malagrotta non viene più smaltito nulla: "Siamo stati lì", continua Estella Marino, e c'erano anche i giornalisti. Siamo certi che la FOS non viene smaltito lì".

CUPINORO - Da ieri il fronte della protesta e della polemica si è poi spostato a Cupinoro. Un sito sbucato dal nulla e a proposito del quale Zingaretti spiega: "  assolutamente provvisorio e la polemica di queste ore è assurda. Basta conoscere la matematica: Cupinoro non sarà mai la nuova Malagrotta semplicemente perché Roma produce 1500 tonnellate di rifiuti al giorno e lo slot messo a disposizione dalla BraccianoAmbiente è di appena 20.000 tonnellate. E' un sito che Sottile ha voluto acquisire per un'ulteriore tranquillità. Chi pagherà per il conferimento a Bracciano? Chi conferirà in discarica, quindi o Ama o Colari".

IL CAPPING E IL PARCO DI MALAGROTTA - Chiusa Malagrotta, si guarda ora al progetto di riqualificazione. Obiettivo finale il parco. Tappe intermedie quelle del progetto e del capping. Tanto l'assessore all'ambiente al Comune di Roma Estella Marino, quanto il suo collega in regione Civita spiegano: "Le operazioni post mortem della discarica di Malagrotta sono di compentenza di Cerroni. Nella tariffa pagata per lo smaltimento era compreso anche il capping". Poi però le
ammissioni su un progetto tutto da rivedere. "Sono cambiate le volumetrie. Il sito è stato oggetto di proroghe reiterate e ci sono molti più rifiuti rispetto a quelli previsti nel progetto stilato sotto la giunta Marrazzo. Per questo è bene dire che dovremo rivedere il progetto e capire se e quali modifiche fare".

Civita però conferma che sono stati stanziati già 10 milioni di euro che serviranno per creare quello che sarà un vero e proprio bosco o parco.

I MAGGIORI COSTI - Quanto costerà in più smaltire i rifiuti dopo la chiusura di Malagrotta? "È vero spenderemo di più per lo smaltimento dei rifiuti ma si  tratta di costi necessari e soprattutto che verranno ammortizzati. Spenderemo di più ma da una parte risparmieremo in futuro quando avremo provocato minori danni ambientali ma soprattutto, aumentando la raccolta differenziata, conferiremo molto meno". Ricordiamo che lo smaltimento all'interno della discarica di  Malagrotta costava 46 euro a tonnellate. Smaltire a Forlì e Vercelli invece avrà un costo tra i 100 e 115 euro a tonnellata. A Cupinoro invece smaltire una tonnellata costerà 60 euro. Un costo maggiore in tempi in cui il Comune di Roma è sull'orlo del baratro. Lecito quindi chiedere: aumenterà la futura service tax? L'assessore E.Marino non lo esclude: "Sono in corso verifiche, faremo delle simulazioni, ma per ora nulla è deciso".

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