Centri d'accoglienza, la denuncia Usb: "40 lavoratori senza stipendio da tre mesi"
"Si tratta degli operatori dei due centri di accoglienza gestiti dalla cooperativa Eta Beta" spiega Pio Congi. Problemi anche con il pocket money: "I fondi sono rimasti bloccati"
Lavoratori senza stipendio da tre mesi e un 'pocket money', quello riservato ai migranti accolti nei centri di accoglienza, che arriva con il contagocce. Lo denuncia l'Unione sindacale di base che questa mattina era presente all'assessorato alle Politiche Sociali in viale Manzoni dove era in corso un'assemblea pubblica indetta da A.L.A., l'Assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici dell'accoglienza. “Nei due centri gestiti dalla cooperativa Eta Beta, uno in zona Rebibbia e il secondo a Borghesiana i lavoratori non percepiscono lo stipendio da tre mesi mentre gli utenti questo mese hanno rischiato di non ricevere il 'pocket money'” spiega il sindacalista Pio Congi.
In tutto si tratta di oltre 150 utenti, 92 dei quali solo nel centro a Rebibbia, per un totale di una quarantina di operatori. Il motivo è da indicare “nei ritardi dei trasferimenti da parte delle istituzioni alla cooperativa e in alcune lungaggini burocratiche che non hanno permesso di sbloccare i soldi destinati a richiedenti asilo e rifigiati”. L'Usb, che difende parte di questi lavoratori, ha così chiesto un incontro con l'assessore alle Politiche Sociali Francesca Danese “nel tentativo di arrivare a una soluzione. Solo ieri sera infatti una parte di questo 'pacchetto' è stata sbloccata e distribuita. Ma non del tutto. Manca ancora per esempio l'abbonamento dell'Atac, fondamentale per permettere a questi ragazzi di muoversi".
“Questa situazione crea tensione sia tra gli utenti sia tra i lavoratori” conclude Congi. “Non vogliamo che si vengano a ricreare situazioni simili a quanto accaduto al centro d'accoglienza di Ponte di Nona dove, in seguito a una protesta causata proprio da queste problematiche, una parte degli utenti è stata allontanata”.
