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Caro bollette, sconto del 30% a bar e ristoranti: "E' un primo passo, ma in un anno sono triplicate"

Soddisfatto il Campidoglio "si dà ossigeno". Meno entusiasmo da Confesercenti

Uno sconto fiscale del 30% sui consumi energetici delle attività commerciali. Il Consiglio dei ministri, ha annunciato la misura con cui il governo cercherà di contenere il caro bolletta lamentato anche da tanti esercenti della Capitale.

Il caro bollette ed il provvedimento del Governo

A Roma la stangata sulla bolletta, ha già fatto crescere i costi di generi anche di prima necessità. In particolare, come un recente studio della CNA di Roma ha documentato in relazione ai prodotti da forno, molti aumenti sono dovuti anche ai rincari delle materie prime. Conseguenze indirette della guerra che, per ora, vengono pagate sia dai consumatori che dagli stessi produttori, che non stanno cercando di contenere gli inevitabili aumenti, accollandosi parte delle spese.

I rincari su pane e cornetti

Lo sconto che il Decreto legge Ter dispone per l’energia acquistata dalle imprese, si applica anche alle realtà medio piccole, quelle i cui consumi partono da 4,5 Kwh. Significa che ne possono beneficiare bar, ristoranti, forni, pizzerie. Tutte quelle attività che, negli ultimi mesi, hanno faticato a rientrare dei costi di gestione. Un fenomeno ancor più avvertito nei territori che sono lontani dal centro e che, di conseguenza, non possono beneficiare delle capacità di spesa garantite dai flussi turistici.

Ossigeno per le attività produttive

Anche per questo il Dl Ter, ed in particolare lo sconto del 30%, è stato accolto con apprezzamento da chi, in Campidoglio, ha la delega al commercio. “Si Si tratta di aiuti concreti, studiati e ponderati per traghettare le attività produttive fuori dall’emergenza energetica. Con lo sconto fiscale del 30% si dà ossigeno a chi ora sta vivendo momenti di difficoltà” ha commentato l’assessora Monica Lucarelli “Avevo fatto appello, anche durante il tavolo che abbiamo istituito con le varie associazioni datoriali, al Governo e la sensibilità dell’Esecutivo ha portato a una misura che sono convinta possa essere efficace”.

I rincari ed il tetto sui prezzi

Meno entusiasmo è stato espresso dalle associazioni di categoria. Perché la misura introdotta, ad esempio, è limitata nel tempo. E perché, se i prezzi dell’energia continuano a salire, anche lo sconto introdotto rischia di non essere sufficiente. “E’ sicuramente un primo passo – ha commentato Claudio Pica presidente della FiepetConfesercenti Roma – però non basta. I rincari sono stati enormi. Ieri ho incontrato un panificatore di Acilia – nella periferia sud della Capitale – che in un anno ha visto schizzare la propria bolletta da 12 a 34mila euro. Lui ha provato a fronteggiare l’incremento aumentando di 20 centesimi il prezzo del pane, col risultato che per le prime due settimane ha registrato anche un crollo degli incassi”.

Cosa fare? “Lo sconto va bene, come primo passo appunto. Quello che il governo deve fare è fissare un prezzo massimo per difendere le attività commerciali anche da chi specula su questo rincaro”.
 

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