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Multiservizi, 410 assistenti scolastici restano senza lavoro. La protesta

Sono 410 e chiedono l'attenzione dell'amministrazione. Ogni mattina venivano smistati per le varie scuole di Roma. A giugno la promessa della riconferma. Oggi l'amara scoperta

Impiegati come supporto al personale Ata per un intero anno scolastico, in piena terza ondata di Covid-19, poi lasciati a casa per raggiunto limite di rinnovi contrattuali. E' il destino di 410 assistenti scolastici di Roma, dipendenti a tempo determinato per conto di Roma Multiservizi tramite somministrazione di lavoro interinale. Oggi venerdì 2 settembre hanno protestato sotto la sede dell'azienda in via Tiburtina chiedendo attenzione da parte dell'amministrazione. 

Come racconta a RomaToday una di loro, ormai ex lavoratrice di 43 anni, per loro il 2021/2022 è stato un anno difficile, ma comunque fatto di lavoro: "Ci svegliavamo all'alba per essere puntuali all'appuntamento a Grotte Celoni - spiega - e poi essere smistati nelle varie scuole o sui pulmini per fare assistenza. Orario di lavoro fino alle 12.30, poi una pausa di un'ora e mezza e di nuovo fino alle 18.30. In alcuni casi ci sono colleghi che hanno cambiato tre scuole in un giorno, per fare le pulizie nelle aule e accumulando straordinari". 

Uno stipendio massimo di 900 euro al mese, un contratto di due mesi rinnovato, ma almeno la possibilità di lavorare. "A giugno ci era stato detto che saremmo stati riconfermati - prosegue la lavoratrice - ma adesso sappiamo che non sarà così. E il motivo è che, per colpa del decreto Dignità, dopo il quinto rinnovo l'azienda deve farti il tempo indeterminato. E in questo caso dovrebbe essere direttamente Roma Multiservizi ad assumerci. Non lo farà, almeno non ora. Però le ultime assunzioni loro le hanno fatte il 1° aprile, 120 persone". 

"Purtroppo siamo un fronte spaccato - denuncia la donna - perché i sindacalisti ci hanno scoraggiati nel proseguire la protesta. Ritengono che sia più opportuno aspettare il nuovo anno, quando presumibilmente Multiservizi diventerà un'azienda in house, come scrivevamo a giugno

"Alla vigilia del nuovo anno scolastico, nell’imbarazzante silenzio generale - si legge in un appello che ha preceduto la protesta odierna - veniamo a conoscenza che nessuno di noi rientrerà, lasciando oltre che il comprensibile amaro in bocca e la tristezza di non poter pensare a fronte di tanti sforzi fatti ad un sereno Natale, la rabbia di sentirsi chiedere dall’Agenzia stessa che ti sta licenziando di dargli se possibile nominativi per nuove assunzioni. Neanche la dignità ci lasciano". Sì, perché adesso l'agenzia assumerà nuovi lavoratori a tempo determinato per il nuovo anno. "Non abbiamo parole, vogliono fare come con noi?" si domanda la lavoratrice. 

“Siamo a fianco degli assistenti scolastici con contratto di somministrazione scaduto che scenderanno in piazza domani per protestare contro il Campidoglio  - fa sapere Fabrizio Santori, consigliere capitolino della Lega e candidato alle politiche del 25 settembre - e le decisioni assunte in questi mesi sulla pelle di centinaia di lavoratori mandati a casa senza alcuna speranza per il futuro e con il silenzio totale dei sindacati. Basta sfruttamento e precarietà. Servono maggiori garanzie a tutela del lavoro e della qualità dei servizi erogati per proteggere i lavoratori  e gli utenti stessi".

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