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Cronaca Centro Storico / Piazza Navona, 44

Sfregi a Piazza Navona e Fontana di Trevi: è vandalo seriale?

Le telecamere hanno ripreso entrambe le scene. Da un raffronto delle immagini la persona che ha agito alle 8.25 a piazza Navona e nel pomeriggio a Fontana di Trevi potrebbe essere la stessa

Fontane romane sotto attacco? Sembrerebbe di sì a giudicare dalle due folli azioni compiute contro il monumento del Moro a piazza Navona e contro la Fontana di Trevi. Un vandalo, ripreso dalle telecamere e che proprio le immagini porterebbero a chiamare seriale. Tra i due individui infatti ci sarebbe qualcosa più che una somiglianza. Dalla polizia di Roma Capitale trapela addirittura un identikit di una persona sui 45 anni, corporatura robusta, pochi capelli e maglietta scura.

Le immagini delle telecamere sono in entrambi i casi chiarissime. Ore 8.25, piazza Navona è vuota. Il vandalo si avvicina la fontana del Moro, scavalca ed entra nell'acqua. Pochi secondi ed il danno è fatto. Lui scappa. Due minuti dopo arrivano i vigili.

Più caparbio e coraggioso nel pomeriggio. Fontana di Trevi è infatti affollata di turisti. Lui si avvicina alla parte destra del monumento, vi sale e scaglia una pietra di 15 centimetri di larghezza. Per fortuna il sasso finisce nell'acqua, senza arreccare danni.

L'episodio ha scatenato l'ira del sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha parlato di "un atto vandalico demenziale" e di "una vera e propria offesa alla nostra città". Durissima l'opposizione il Pd "ormai nella Capitale, violenza e atti teppistici dilagano".

ONORATO(udc) - Durissimo e assai meno moderato del solito persino il capogruppo dell'UDC, Alessandro Onorato: "Ma dietro le telecamere della Sala di controllo del Campidoglio c'è solo un videoregistratore? A che cosa servono i video, solo per i riconoscimenti a posteriori? È evidente che non rappresentano un deterrente. È possibile che non si riesca a mettere in campo un efficiente sistema di sorveglianza, che garantisca un intervento diretto delle forze dell'ordine?. La verità è che si è passato il segno, la città è una zona franca dove vandali e scippatori  si sentono liberi di fare quello che vogliono. Se si può compiere uno scippo a 100 metri dalla residenza del Presidente del Consiglio e se si possono lanciare sampietrini contro i monumenti in pieno giorno significa che non c'è paura di essere sorpresi o puniti. È evidente che la situazione è ormai sfuggita di mano: Alemanno dica chiaramente quali garanzie ha ricevuto dal Governo dopo il suo incontro con il Ministro Maroni. A Roma servono più fondi, più uomini e più mezzi per garantire un continuo ed efficiente controllo sul territorio e per far fronte a questa escalation di violenza, criminalità e vandalismo”.

MARUCCIO (idv) - Vincenzo Maruccio dell'IDV rincara la dose: "Disagio sociale e certezza dell'impunità per le proprie bravate. Sono queste le cause del crescente vandalismo che sta diventando la vera caratteristica della città di Roma. A questo si unisce la totale mancanza di rispetto per il patrimonio artistico della città. Del resto, una classe dirigente che privatizza il Colosseo e organizza eventi privati nei luoghi che tutto il mondo ci invidia, non dà certo il buon esempio. " Prosegue Maruccio. "Roma è sempre più insicura, in balia di teppisti e piccoli criminali, mentre le grandi organizzazioni criminali fanno affari indisturbate. E i romani  - conclude il segretario Idv - non vedono  l'ora di potersi esprimere per mandare a casa l'attuale governo cittadino. "

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