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Cronaca

Maturità, per la prima prova tra i romani vince Renzo Piano

Tanti i liceali che all'uscita di scuola, dopo il tema di maturità, hanno detto di aver preferito fra le tracce l'articolo di Renzo Piano: "A Roma è un tema sentito"

"Il rammendo delle periferie". Renzo Piano ha spopolato nella Capitale, o almeno così sembra ascoltando le voci dei liceali appena usciti dalla prima prova dell'esame di maturità. "Ho scelto il tema generale sulla frase di Renzo Piano - racconta Sara, sul portone del liceo Mamiani - a Roma la fragilità delle periferie è qualcosa di molto sentito, io vengo da Centocelle, ne so qualcosa". Anche l'amica Claudia ha scelto Piano: "Era un tema molto vasto, e per me, sono sincera, era il più semplice. Quasimodo l'ho scartato subito". 

Qualche muso lungo, risatine nervose e pacche sulle spalle all'uscita del liceo Tasso, dove tutto sommato l'atmosfera era rilassata, tipica di quel calo di tensione che accompagna la fine di un esame. Ma tra meno di 24 ore sarà già tempo di seconda prova in questa maturità 2014. Ad attendere gli studenti dello storico liceo classico ci sarà lo "spauracchio" versione di greco. 

Intanto questa mattina, le prime a consegnare il tema sono state tutte ragazze, le quali hanno cominciato ad affollare l'uscita dell'istituto di via Sicilia già intorno alle 13. Tra una sigaretta e una telefonata ai genitori, si sono confrontate tra di loro in attesa che arrivassero anche il resto dei compagni. Per alcune, la prima prova è già archiviata: "Mi viene da piangere- si è sfogata, Camilla- ho l'orale il 25, sono la prima!". "E che te frega- le ha prontamente risposto un'amica- sei la prima ad anna' in vacanza". 

Anche Silvia è stata una delle prime ad uscire: "Ho consegnato abbastanza in fretta- ha spiegato- ma solitamente negli esami sono veloce. Come traccia ho scelto l'analisi del testo di Quasimodo, che è un'autore che avrebbe dovuto essere nel programma ma che noi non abbiamo fatto. Quindi ho inventato". 

Anche al Tasso, come al Mamiani, sembra essere andato per la maggiore Renzo Piano. Molti studenti hanno motivato la scelta con "anche io vengo dalle periferie e sento molto l'argomento". Come Roberta: "Io abito a Pietralata e ho capito perfettamente il senso dell'articolo". Bocciate le altre tracce: "A Quasimodo non ci siamo arrivati col programma, e con storia non me la sono voluta rischiare". Periferie anche per Claudia: "Era un tema molto vasto- ha spiegato- per cui ho fatto un confronto architettonico-strutturale, tra varie città italiane ed estere e credo sia andato molto bene". Un po' di ottimismo. 

Timidamente, verso le 14, sono inziati a uscire anche i ragazzi, decisamente più in tensione delle compagne. Sulla tecnologia pervasiva è caduta la scelta di Federico, che nel riconoscere "l'utilità delle nuove tecnologie" ha posto l'accento sugli "effetti nocivi che si possono avere quando queste ultime si sostituiscono all'uomo, sia dal punto di vista occupazionale che dei risultati che si possono ottenere". 

Anche Roberto ha optato per la tecnologia: "Mi è sembrata la traccia che potevo fare con più facilità. Ero sicuro di scegliere quella storica che è il mio punto forte, ma il paragone tra 2014 e 1914 (anno in cui scoppiò la Grande guerra, ndr) era di una banalità disarmante". E sulle tracce "poco stimolanti", c'è quasi una unanimità. "E se tutti gli anni ci si lamenta che le tracce fanno schifo -ha chiosato Marco- è il caso che il ministero si cominci a fare qualche domanda".

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