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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"La raccolta differenziata è un fallimento": Legambiente chiede i danni all'Ama

Cassonetti pieni e rifiuti per strada. L'associazione ambientalista lavora a un dossier sul sistema della Capitale. Pronto un esposto: "Possibile danno erariale"

Cassonetti pieni e rifiuti per strada. La raccolta differenziata in salsa romana offre uno spettacolo poco piacevole per i cittadini di molti quartieri della Capitale. E' quanto racconta un monitoraggio effettuato da Legambiente Lazio che, come anticipato nei giorni scorsi da La Repubblica, di fronte ai dati del fallimento del sistema ha deciso di denunciare l'azienda capitolina Ama per danno erariale. "L'esposto è quasi pronto, lo presenteremo nelle prossime ore" racconta il presidente dell'associazione ambientalista locale Lorenzo Parlati. "A Roma ci sono cinque diversi modelli di raccolta, il più diffuso è quello stradale. I fatti ci dicono che è fallimentare eppure l'Ama dopo una sperimentazione iniziale lo ha allargato comunque ad altri quartieri. Chiederemo ai magistrati di fare chiarezza su come l'Ama sta utilizzando i soldi dei cittadini" spiega Parlati.

Nel mirino di Legambiente Lazio il modello della raccolta stradale attivo dal novembre 2012. Nonostante il sistema abbia funzionato poco, l'Ama lo ha esteso comunque a diversi quartieri della città. "Tutto questo nonostante l'azienda, interamente controllata dal Comune di Roma, raccolga 719 milioni di euro all'anno dalle tasse pagate dai cittadini. A fronte di questo guadagno però la raccolta differenziata è rimasta ferma al dicembre scorso a un misero 12%" spiega. "Perchè non si avvia il modello porta a porta?".

Il lavoro di Legambiente viene da un monitoraggio svolto in diversi quartieri "anche sulla base delle segnalazioni dei cittadini che ci hanno documentato i cassonetti sempre pieni e i cumuli di immondizia per le strade". Un caso simile è stato denunciato nei giorni scorsi anche nel quartiere Aurelio. Il presidente del XIII municipio Valentino Mancinelli aveva spiegato a Romatoday che per la raccolta differenziata stradale, quella che necessità di cinque cassonetti (indifferenziata, carta, vetro, plastica e metallo e umido) viene utilizzata la stessa quantità di risorse in termini di uomini e di mezzi che venivano utilizzati per il sistema precedente rendendo così anche il minimo intoppo un problema serio per il quartiere.

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