Canili comunali: è guerra tra associazioni su costi e gestione

C'è chi ci lavora da anni e rivendica la qualità del proprio operato e chi invece attacca a 360 gradi su costi e gestione. Quella sui canili comunali è una dura battaglia: da un lato l'associazione AVCPP (Associazione Volontari Canili di Porta Portese), onlus che dal 1997 gestisce le strutture, dall'altro Codici e Earth che dalla parte dei consumatori attaccano su più fronti. Primo fra tutti la procedura "di affidamento diretto senza bando di gara" che ha spinto le associazioni a inviare una diffida al sindaco Alemanno.

FONDI E GESTIONE - "Apprendiamo da recenti notizie stampa dello stanziamento, da parte del Comune di Roma, di 450mila euro finalizzati alla ristrutturazione di alcuni canili senza un previo bando di gara". E destinati a chi? Il Comune avrebbe stipulato varie convenzioni, "in particolare con l’Associazione AVCPP, di volta in volta rinnovate e prorogate per la gestione dei canili della “Muratella” e “Casa Luca” e per lo svolgimento di alcune attività presso il canile il “Rifugio del Poverello”, la “Valle dei cuccioli” e la struttura dell’ex cinodromo".

Di che cifre parliamo? "Gli importi erogati, attraverso le ultime due convenzioni identificabili, ammontano a euro 322.166,66 mensili – per la gestione della “Muratella” e “Casa Luca” e per lo svolgimento di alcune attività come sopra evidenziato – e a euro 335.000 mensili. Il costo di tale appalto di servizio, nel periodo 2005-2009 è pari a euro 15.850.000".

“La gestione dei canili – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – si configura come un “servizio” e di conseguenza rientra nell’applicazione della disciplina di cui al D.Lgs n.163/2006.  Nell’art.2 si fa espressamente riferimento ai concetti di trasparenza e libera concorrenza".
“La mancata applicazione degli obblighi derivanti dal Decreto legislativo 163/2006 rappresenta pertanto un’evidente violazione al corretto funzionamento del servizio, il quale incide direttamente sui diritti degli utenti e dei consumatori”.

LA REPLICA - Dal canto suo AVCPP rivendica un lavoro svolto con zelo e attenzione alla salvaguardia dei canili e più volte ha risposto alle accuse di Codici smarcandosi da dubbi e sospetti sui costi e sulla gestione dell'operato da parte del Comune. "Non solo l'Amministrazione Comunale ha correttamente controllato in questi 5 anni l'operato quotidiano del gestore dei canili comunali di Roma - dichiarava Simona Novi, presidente AVCPP - ma ha anche verificato i costi sostenuti.

CANILE EX POVERELLO - Il tutto sottolineando piuttosto la recente occupazione della struttura Vitinia ex Poverello, volta a "impedire la chiusura e la deportazione dei cani in strutture private convenzionate", e il lavoro svolto per garantirne condizioni adeguate di salubrità e igiene. Anche sull'occupazione diverso è il parere di Earth.

"Abbiamo ricevuto segnalazioni dagli stessi lavoratori e volontari del canile circa le condizioni indecorose in cui vengono tenuti i cani, perlopiù anziani, del Poverello" spiega Valentina Coppola presidente di Earth. "Le piogge di questi giorni hanno allagato il canile e la protezione civile è stata più volte allertata per eseguire eventuali salvataggi. In base al piano assetto idrogeologico PAI di Roma Capitale in fatti, risulta che il canile si trova in fascia "AA", è una zona ad alto rischio di dissesto idrogeologico". Ma i volontari di AVCPP rispondono puntuali.

"Le foto dei recinti colmi di acqua stagnante - spiega Simona Novi - sono le stesse che AVCPP ha inserito nel dossier fotografico presentato, nel marzo del 2010, al Sindaco di Roma e al Signor Prefetto. Poi, dopo aver aspettato inutilmente le opere di manutenzione promesse da Roma Capitale al Prefetto e mai realizzate, ha deciso di ristrutturare il canile comunale a sue spese ed i recinti oggi si presentano integri, asciutti e salubri. Come hanno verificato personalmente Legambiente ed Enpa giunti giovedì - sotto un diluvio universale - per un sopralluogo diretto nella struttura".