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Piano freddo, alla stazione Tiburtina 24 letti restano vuoti: fuori 19 persone a terra

La denuncia degli attivisti del Baobab: "In fila per ore al freddo"

Da una parte 26 brandine vuote. Dall’altra, separati solo da una transenna divisoria, persone che dormono a terra. E' l’immagine della stazione Tiburtina nella prima notte del ‘piano per l’emergenza freddo’ messo in campo da Roma Capitale per dare un riparo a quanti vivono per strada con temperature che di notte vanno sotto lo zero. La denuncia arriva dagli attivisti dell’associazione Baobab Experience che da anni forniscono un sostegno ai migranti transitanti presso lo scalo ferroviario e il cui presidio fisso è stato sgomberato nel novembre scorso.

Proprio alla stazione Tiburtina sono stati allestiti 30 di quegli 80 posti letto aperti d’emergenza nelle ultime ore. Alle 11.30 di giovedì notte, però, 24 di queste postazioni sono ancora vuote. E lo resteranno per tutta la notte, così come documentato dall’associazione Baobab per denunciare l’accaduto, nonostante in attesa, proprio fuori dal centro allestito, vi siano 19 persone. 

“I ragazzi sono rimasti ad attendere per ore” racconta Roberto Viviani, presidente dell’associazione. “Ci siamo messi in contatto con la Sala operativa sociale alle 19.30 circa e abbiamo anche fornito alla cooperativa presente al centro alla stazione Tiburtina una lista con le 24 persone che avevano necessità di un posto letto per la notte. Ma solo alcune ore dopo, intorno alle 11.30, ci hanno comunicato che solo 5 persone avrebbero potuto accedere. Altre 8 dovevano andare a Termini e altre 5 in un altro centro allestito in via Ventura. Per altre 5 persone, invece, nessuna soluzione” racconta Viviani. “Dopo 4 ore di attesa la freddo abbiamo avuto queste indicazioni. Ma come è possibile spostarsi a quell’ora senza alcun tipo di mezzo privato? Il tutto, poi, per accedere a un servizio che alle 6 del mattino viene sospeso”.

Stazione Tiburtina piano freddo

Gli attivisti riferiscono di una telefonata, avvenuta alle 23.30 circa, in cui la Sala operativa sociale del dipartimento ha spiegato che non tutte le persone possono essere collocate in un unico posto e che, in quanto in quel momento erano in corso numerosi interventi, ci sarebbero potute essere altre necessità.

Risultato: alle cinque del mattino le 24 brandine rimaste ancora vuote vengono definitivamente chiuse. I migranti svegliati dalla Polfer all'apertura della stazione. “Ci chiediamo a cosa sia dovuta questa situazione” conclude Viviani. “Se si è agito in buona o mala fede verso i migranti del Baobab ce lo dovrà spiegare l’assessora alle Politiche Sociali. Oppure si è trattato di un problema organizzativo che però denota l’incapacità della giunta Raggi, da ormai due anni, di affrontare questa situazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: a fronte di 24 brandine vuote 20 persone hanno dormito per strada”.

Dall'assessorato alle Politiche Sociali hanno spiegato che i 24 posti sono rimasti vuoti in quanto riservati a persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità estrema che avevano già accettato l'assistenza e si erano già registrati all'accettazione. I posti per le persone rimaste fuori, fanno sapere, erano stati riservati in via Gioacchino Ventura, in zona Pineta Sacchetti. 

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