rotate-mobile
Politica

Gelo a Roma, il Comune corre ai ripari per i senza dimora: aperte di notte metro Piramide e Flaminio

In queste ore gli attacchi della comunità di Sant'Egidio e Croce Rossa: "I posti a disposizione non bastano"

Il termometro scende sotto zero, gli enti umanitari e religiosi lanciano l'allerta per i senza tetto e il Comune corre ai ripari. Con il decesso di un clochard a Tor Marancia, trovato morto su una panchina con ogni probabilità ucciso dal gelo, si torna a parlare di emergenza freddo. E il Campidoglio fa il punto sui posti messi a disposizione nel circuito dell'accoglienza. 

Ecco i numeri. C'è il piano freddo, attivato con appositi bandi, come ogni anno, in un periodo che va dal 1 dicembre al 30 aprile. Questo offre in totale 335 posti, 235 per le fasce orarie diurne e 100 per quelle notturne. Centoventi posti in più rispetto all'anno scorso. Poi, con il brusco calo delle temperature di questi giorni, il Comune ha aggiunto 80 posti nelle strutture aperte presso le stazioni Termini e Tiburtina e presso la Casa di Riposo di Roma Tre. E 125 sui territori messi a disposizione dai municipi. Il totale, per il momento, è di 1.533 posti complessivi. In più apriranno di notte le stazioni di Piramide e Flaminio rispettivamente sulla linea B e A della metropolitana. 

Ancora pochi, per chi in parallelo al Comune offre ogni giorno assistenza ai senza dimora. Croce Rossa e comunità di Sant'Egidio, oltre a invitare i romani alla solidarietà, puntano il dito contro la macchina capitolina. Che "a Roma si limita a soli 335 posti in più per la stagione invernale rispetto ai 2.500 già disponibili (di cui 1.500 circa offerti dalle associazioni) mentre sono quasi 8 mila le persone che nella Capitale dormono all’aperto o in sistemazioni precarie".

Ma l'assessore Baldassarre rivendica la rete solidale avviata: "Quest’anno il Piano Freddo può contare anche su una componente attivabile in precisi casi di emergenza, come sta avvenendo proprio in questi giorni. Abbiamo infatti impostato - spiega ancora l'assessore - una procedura che ci sta consentendo di utilizzare temporaneamente strutture messe a disposizione da enti, organizzazioni e associazioni nei casi di condizioni metereologiche e climatiche particolarmente avverse". Mentre ancora restano una promessa le cosiddette "Stazioni di posta", 15 strutture, una per municipio, dedicate ai clochard e  previste da una memoria di giunta dello scorso giugno.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gelo a Roma, il Comune corre ai ripari per i senza dimora: aperte di notte metro Piramide e Flaminio

RomaToday è in caricamento