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Roma-Lido senza tre stazioni, alla riapertura è già caos: "Frequenze superiori ai 30 minuti"

Attese e assembramenti per la chiusura di tre fermate, in corso manifestazioni dei pendolari e raccolta firme

Disagi si attendevano e disagi ci sono stati. Riaprono le scuole, chiudono tre stazioni della Roma Lido e, nonostante questo, le frequenze annunciate (un treno ogni 18 minuti) sono saltate sin dal primo mattino. Trentacinque i minuti d'attesa medi segnalati dal comitato, presente sul posto, con punte fino a 40 minuti.

E a poco o nulla è valsa la nuova linea sostituitiva RL4, pensata per alleviare i disagi di chi si muove verso la Capitale servendosi delle stazioni Stella polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo, le tre stazioni chiuse. 

"Parlate di Covid, ma poi in treno siamo sardine. Trovate una soluzione", comunicano i pendolari. "I treni passano con frequenze superiori a 35 minuti il primo giorno di scuola. Assembramenti garantiti. Una vergogna unica", continua il Comitato dei pendolari. Comitato che oggi ha promosso un sit in presso la fermata Stella Polare già dalle 7 del mattino. Proteste e non solo. Sì perché i pendolari più attivi sono anche presenti a bordo dei vagoni per monitorare la situazione. 

In corso anche una raccolta firme nelle tre stazioni interessate dalla manutenzione per chiedere ad Atac di fare marcia indietro a fronte dei numerosi disagi.

Accuse dal centrodestra sui trasporti

"Come avevamo denunciato nei giorni scorsi, stamane siamo andati a verificare di persona il caos della Roma-Lido. Da questa mattina, infatti, per incapacità della sindaca Raggi e del presidente Zingaretti, sono chiuse tre stazioni della linea ferroviaria: Stella Polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo. Attese e assembramenti, peraltro con la ripresa delle scuole e gravi disagi per migliaia di cittadini e di viaggiatori che devono raggiungere la Capitale", così in una nota Monica Picca, candidata presidente del Municipio X per il centrodestra alle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre.

"A questo si aggiunge un danno all’utenza disabile, perché sono anche bloccati 11 impianti su 10, stazioni non percorribili, scale mobili e ascensori bloccati, che riguardano l’accessibilità alle persone disabili", aggiunge la Picca, sottolineando lo stato in cui verte la linea. Oltre al danno però, anche un rimpallo di competenze senza fine, l'ultimo solo pochi giorni fa. "Dopo 3 anni e mezzo di silenzio, forse solo perché siamo in campagna elettorale, la giunta grillina del Municipio X ha deciso di occuparsi del problema compiendo una gaffe strepitosa: hanno scritto alla Regione Lazio anziché all’Atac e quindi al Campidoglio". 

Mentre pendolari e comitati chiedono la riattivazione immediata delle tre fermate sospese, in Regione si punta ad ammodernare la linea e a tutelare gli utenti.

"La Roma-Lido deve essere una linea strategica per il mare di Ostia, riteniamo debba essere trasformata in una ‘moderna metropolitana leggera’, con incremento dei convogli, della frequenza e rinnovamento del materiale rotabile”, ha precisato Laura Corrotti, consigliere Lega alla Regione Lazio, precisando che "Un caos prevedibile quello che ha riguardato questa mattina la tratta Roma-Lido nel primo giorno di scuola. Fermate soppresse, convogli dimezzati e conseguenti attese record: non era così difficile pronosticare il disagio provocato oggi a centinaia di studenti e che continuerà ancora nei prossimi giorni, fino a quando i principali responsabili, Raggi e Zingaretti, non decideranno di investire sulla tratta come da tempo chiediamo”.

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