La Roma Lido perde tre fermate: dal 13 settembre capolinea a Lido centro
Obiettivo aumentare la frequenza dei treni, ridotta all'osso da inizio estate per la carenza dei convogli non manutenuti
Se l'estate è stata difficile, l'autunno si preannuncia da incubo per chi quotidianamente usa la Roma - Lido. La carenza dei treni infatti ha spinto Atac a prendere la decisione di chiudere le ultime tre fermate (Stella polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo) di Ostia , ovvero quelle tra Lido Centro e Colombo e di sostituirle lungo il percorso con dei bus sostitutivi che andranno ad aggiungersi alla modifica della linea 070 che transiterà all'interno del quartiere di Malafede e si sovrapporrà alla ferrovia Roma-Lido nella tratta Vitinia-Eur.
Espedienti per aumentare la frequenza dei treni tra Lido Centro e Piramide. Frequenza che in questo periodo estivo ha oscillato tra i 30 e i 40 minuti, raggiungendo punte di 50 minuti, e che ha portato all'esasperazione i pendolari.
Sulla Roma Lido i treni viaggiano a scartamento ridotto da giugno, dopo che l'Ansf, Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, ha sanzionato Atac per non aver concluso le manutenzioni su una decina di convogli. Non solo, secondo quanto apprende RomaToday, l'Ansf ha anche obbligato i macchinisti della Roma Lido a sostenere l'esame per la patente europea entro il 31 dicembre.
Carenze fisiche, di mezzi e personale, che verranno risolte solo una volta ultimate le manutenzioni avviate nei giorni scorsi presso il deposito Graniti. Lavori che verranno ultimati non prima di due mesi secondo quanto reso noto dalla Regione.
Tra Comune e Regione prosegue intanto il rimbalzo di responsabilità. Ieri la presidente del X municipio, Giuliana Di Pillo, ha annunciato di aver scritto alla regione per manifestare la propria preoccupazione per la chiusura delle stazioni. Alla Di Pillo ha risposto con una lunga nota l'assessore alla Mobilità della Regione Lazio, Mauro Alessandri. "La Presidente del Municipio di Ostia ha semplicemente scritto all'ente sbagliato, perché le sue preoccupazioni, polemiche, rispetto alle soppressioni delle fermate sulla tratta doveva esprimerle ad Atac e a all'amministrazione comunale di Roma, non a noi. E qui non è un fatto di interpretazioni, di fazioni: c'è il giusto e c'è lo sbagliato, basta sapere che tutto quello che avviene rispetto alle scelte di gestione del servizio fino al 31 dicembre di questo anno è responsabilità di Atac. Quelle soppressioni non le ha decise la Regione, ma Atac, che riceve 90 milioni di euro l'anno per gestire le ferrovie ex concesse, è così chiaro. E le ha decise perché obbligata dalla sua stessa scarsa efficienza, evidentemente: non ha treni disponibili, non avendo fatto le dovute manutenzioni sul materiale rotabile. Chi lo dice? Potreste dire. Lo dice, e lo ha scritto, più volte l'agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria, che alla fine, sollecito dopo sollecito, preso atto dell'inconcludenza di Atac ha fermato 4 treni".