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Roma Lido, pendolari ammassati sulle navette e polizia alle stazioni: cronaca di un giovedì da incubo

Nella giornata di giovedì per coprire il percorso tra Ostia e Magliana, con i bus, gli utenti hanno impiegato in media un'ora e mezza

L'annuncio è arrivato poco prima dell'inizio del servizio odierno: dalle 5:25 il servizio della Roma Lido oggi è tornato attivo. I treni, a differenza di ieri, sono tornati quindi a coprire la tratta che collega Ostia a Roma in entrambi i sensi di marcia. Anche se i pendolari dovranno fare i conti con una frequenza "lumaca" con le corse che, nella mattinata di venerdì, si sono susseguite a distanza di 18 - 22 minuti l'una dall'altra. 

L'ennesimo schiaffo agli utenti paganti che giovedì hanno dovuto combattere nelle giungla di Atac. Una lotta contro i mulini a vento. Chi ha dovuto raggiungere il posto di lavoro, andare all'università o a scuola, oppure la sera tornare a casa, senza un mezzo privato ha impiegato due ore di tempo (in media) per coprire la tratta Magliana-Ostia, e viceversa. 

L'odissea è iniziata intorno alle 6:30 quando, per cause che saranno al vaglio di Atac, la linea aerea è crollata all'altezza stazione di Acilia con il treno che, frenando improvvisamente, ha anche causato un principio di incendio per lo sfregamento del convoglio sui binari, tanto che i macchinisti hanno dovuto utilizzare gli estintori per evitare ulteriori guai. Da lì in poi il buio. Le navette bus sostitutive, attivate con ritardo, hanno obbligato gli utenti a viaggiare ammassati contro ogni norma anti Covid. Un de-ja vù perché non è la prima volta che accade.

Mezzi presi d'assalto e stracolmi di passeggeri, alcuni senza mascherina. Controlli sui Green Pass, neanche a dirlo, saltati. Polizia a sorvegliare le fermate per motivi di ordine pubblico. Utenti che, stanchi, hanno preso il taxi per tornare a casa, prendere poi la propria auto e raggiungere il posto di lavoro con almeno due ore e mezza di ritardo. Quello sui bus sostitutivi, tra resse e qualche malore, è stato un viaggio della speranza.

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Sui social, e non solo, in molti hanno protestato per il disservizio sostitutivo. Una "truffa" secondo molti, tutti paganti, che hanno l'abbonamento Atac. Carla, a RomaToday, sottolinea di aver impiegato addirittura tre ore, la mattina, per raggiungere il suo ufficio: "Alla 7:30 ero a Lido Centro trovando i cancelli chiusi. Quasi per caso ho saputo cosa fosse successo. Le navette erano stracolme. Ho potuto prenderne una solamente alle 9. A Laurentina, inoltre, non c'era nessun autobus per Cecchignola ed altri 15 minuti di attesa. All'andata per fare 25 chilometri ci ho messo quasi tre ore. Al rientro mi è andata bene. Appena, si fa per dire, un'ora e mezza". 

"Alcuni conducenti non conoscevano nemmeno il percorso da compiere e hanno chiesto aiuto a noi viaggiatori per guidarli", racconta Paolo. Mary, finito il lavoro, sperava di trovare il "trenino" funzionante a Magliana alle 19 e invece no: "Ho avuto paura. Quando è arrivata la navetta c'è stato l'assalto. La polizia stava lì a controllare, ma senza mai intervenire. Per timore di un contagio da Covid ho atteso più di due ore al capolinea e preso il bus alle 21:30".

Intanto oggi dalle 9,30 alle 11,30 il comitato ha promosso un sit in davanti al dipartimento mobilità del Campidoglio, in via Capitan Bavastro, per chiedere di sbloccare il disastro della Roma Lido che passerà in gestione a Cotral non più dal 1° gennaio prossimo, ma a luglio 2022, come annunciato dallo stesso Consorzio al termine di un incontro con le associazioni dei pendolari. Dal 31 dicembre, invece, la tratta - al netto di altri problemi - tornerà a coprire il percorso tra Colombo e Lido Centro soppresso da settembre. Oggi ci si consola con l'aglietto: corse ogni 18- 22 minuti. 

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