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Nuovo dpcm per Italia zona rossa, anche Roma verso il mini lockdown di Natale: il punto

La decisione sarà presa nelle prossime ore, ma l'obiettivo sarà probabilmente quello di rendere impossibili gli assembramenti che si sono verificati in tutta Italia nel fine settimana

Roma e il resto d'Italia potrebbero diventare zona rossa. ll Governo ci sta pensando così come confermato anche dal premier Giuseppe Conte: "Faremo qualche ritocchino". Una prima stretta, potrebbe comunque riguardare anche l'aumento di controlli già da questo week end

La decisione sarà presa nelle prossime ore, ma l'obiettivo sarà probabilmente quello di rendere impossibili gli assembramenti che si sono verificati in tutta Italia nel fine settimana. A Roma, anche lo scorso fine settimana, via del Corso era gremita di persone impegnati nell'acquisto dei regali di Natale. 

"Contiamo quasi 900 morti nelle ultime 24 ore, non possiamo prenderla a cuor leggero. Se ne avessimo 1.550 perché magari si prende alcun provvedimento, alla fine saremo costretti a fare il lockdown. E' quello che assolutamente si vuole evitare, perché si hanno a cuore i singoli, le famiglie e l'economia di questo Paese", ha sottolineato Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, ieri durante la conferenza stampa sull'analisi della situazione epidemiologica di Covid-19 in Italia. "Se i sacrifici" chiesti ora "verranno ripagati dal fatto che non sarà necessario un lockdown più duro - prosegue - è importante farli". Insomma, c'è ancora da discutere. 

L'assessore alla sanità nel Lazio: "Sì a zona rossa in tutta Italia"

Chi è favorevole alla misura estrema è l'assessore alla sanità laziale Alessio D'Amato: "Sono d'accordo a un zona rossa estesa in tutta Italia", ha detto intervenendo allo Spallanzani di Roma all'inaugurazione di nuovi posti letto di terapia intensiva.

D'Amato ha spiegato: "Il Lazio è sempre rimasto in zona gialla, abbiamo i più bassi tassi di letalità nazionale e di incidenza in rapporto alla popolazione. Al contempo dobbiamo dire che fenomeni come quelli che abbiamo visto recentemente (la corsa allo shopping di Natale, ndr) potrebbero mettere in discussione i risultati finora raggiunti. Ecco perché è importante che vengano adottate delle misure, ma su questo so che il Governo sta lavorando in queste ore".

Cosa si può fare e cosa no ad oggi

Al momento ci sono già alcune regole in vigore per le feste di Natale. Gli spostamenti tra regioni sono vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio e gli spostamenti tra comuni sono vietati il 25 dicembre, il 26 dicembre e a Capodanno. Nella Capitale lavorano e vivono tanti fuori sede che, almeno al momento, sanno quando potranno riabbracciare i propri cari in diverse città d'Italia. I vacanzieri romani che hanno le seconde case nelle vicine regioni di Abruzzo, Toscana, Umbria, Marche e Campania ora sanno qual è lo spazio temporale in cui possono muoversi.

Cosa può succedere nelle prossime ore

Gli scenari possibili almeno due. Il primo con tutta Italia, e quindi anche Roma e il Lazio, in zona arancione: questo significherebbe che saranno consentiti gli spostamenti all'interno del proprio comune senza necessità di motivare lo spostamento. Gli spostamenti verso altri comuni o altre regioni sono vietati 24 ore su 24. Bar, pasticcerie, ristoranti e locali sono aperti sono per il servizio di consegna e da asporto.

Altrimenti, quello più rigido con Italia, e quindi anche Roma e il Lazio, in zona rossa. In questo caso saranno vietati tutti gli spostamenti, sia all'interno del proprio Comune, sia verso comuni limitrofi. I ristoranti e i bar resterebbero chiusi, ma anche i negozi.

Quindi c'è il capitolo coprifuoco: ad oggi comincia alle ore 22 e finisce alle 5 del giorno successivo, nelle prossime ore potrebbe essere anticipato alle 18 o alle 20. La Messa del Natale potrebbe "salvarsi".

Dpcm Natale, gli spostamenti tra regioni e comuni durante le feste: ecco le regole

La palla passa al Governo: cosa accadrà?

L'ala più rigida del Governo, spinge per una linea più dura. Una misura estrema che vorrebbe dire ristoranti chiusi, saracinesche dei negozi non alimentari abbassate e divieto di spostamento nel Comune, se non per urgenza, salute e necessità.

In tv a Di Martedì il ministro Francesco Boccia non annuncia regali: "Si fa il cenone di Natale? La mia risposta è no. Ipotizzare assembramenti è folle". Il ministro della salute Roberto Speranza punta a "chiudere il più possibile" , d'altronde il Comitato Tecnico Scientifico ha più volte sottolineato che "bisogna inasprire le misure e aumentare i controlli" e mettere in atto, quindi, un mini lockdown di Natale. 

Al momento il piano previsto dal ministero dell'Interno prevede l'impiego di 70mila agenti ai quali saranno affiancati i militari già al lavoro su Strade Sicure. Il governo, intanto, incontrerà le Regioni proprio per capire se e come attuare eventuali nuove strette per evitare i pericolosi assembramenti visti nel weekend e scongiurare spostamenti non strettamente necessari. Il Cts raccomanda di vigilare in particolare sui luoghi chiusi o dove è possibile togliere la mascherina. Le prossime ore saranno decisive.

Il Ministro Speranza e il vaccino 

"Quella del vaccino covid è la sfida più importante dei prossimi mesi. - ha scritto su Facebook oggi il ministro Roberto Speranza - L'Italia ha sempre lavorato perché il percorso di approvazione di Ema fosse al tempo stesso rigoroso, trasparente e veloce. È una buona notizia che tale processo possa completarsi già prima di Natale. Significherà che avremo finalmente a disposizione un vaccino efficace e sicuro".

"Ho proposto, insieme ai ministri di altri 7 Paesi Europei, tra cui Francia e Germania, che le vaccinazioni partano lo stesso giorno già nel mese di dicembre. Ci vuole ancora cautela e prudenza nei prossimi mesi, finché non avremo raggiunto una copertura vaccinale sufficiente, ma la strada è giusta e finalmente si vede la luce in fondo al tunnel", ha concluso.

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