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Attualità Celio / Piazza di San Giovanni in Laterano

Flash mob in ospedale contro le aggressioni a medici e infermieri

In 100 sono scesi in piazza, immobili e in silenzio, alla vigilia della giornata nazionale contro la violenza agli operatori sanitari e sociosanitari

Aggressioni, insulti, minacce. Infermieri, medici, operatori sociosanitari che lavorano negli ospedali di Roma sono quotidianamente presi di mira da pazienti fuori controllo, per questo il San Giovanni Addolorata il pomeriggio di venerdì 11 marzo è sceso in piazza con una delegazione di 100 sanitari con un flash-mob, anticipando quella che il 12 sarà la giornata nazionale contro la violenza agli operatori sanitari e sociosanitari. 

Un gesto simbolico, quello di rimanere in piedi immobili, come quando sono costretti a subire un'aggressione o un insulto. Indossano una maglietta che esprime vicinanza ai colleghi vittime di violenza. Come i medici che il 2 gennaio scorso all'Umberto I sono stati aggrediti da un cittadino egiziano di 26 anni che li accusava di curare male il fratello o l'infermiera alla quale è stata quasi staccata la falange di un dito proprio al San Giovanni, come raccontava il segretario del sindacato Nursing Up. L'11 febbraio un'infermiera del San Camillo è stata presa a calci in testa da un paziente no vax

"Occorre investire in comunicazione per ripristinare un clima di fiducia e di rispetto che nel tempo - ha dichiarato Tiziana Frittelli, direttore generale dell'AO San Giovanni Addolorata - si è andato perdendo, stravolgendo l'approccio dei cittadini rispetto a chi lavora nei nostri ospedali e strutture sanitarie. Si tratta di veri e propri atti di violenza che non possono essere tollerati e vanno condannati a gran voce".

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