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VI Municipio: "No alle cubature senza servizi e infrastrutture"

Lo afferma Pasquale Gidaro (Pd), presidente della Commissione Urbanistica e Ambiente. "Abbiamo valorizzato il decoro urbano e la bonifica delle aree, anche perchè rappresentano un forte interesse dei cittadini", spiega il consigliere

Centri di raccolta Ama, pulizia, decoro urbano, piani di zona e differenziata: "Stiamo lavorando molto in questo periodo", ha precisato Pasquale Gidaro(Pd), presidente  della Commissione Urbanistica e Ambiente del VI Municipio.

Quali sono gli impegni principali che la Commissione sta portando avanti?

La Commissione che presiedo sta lavorando molto in questo periodo, dedicandosi in particolare alla materia ambientale. Siamo entrati in questa consiliatura sospinti dalla raccolta differenziata. C’erano dei provvedimenti in atto e noi abbiamo accettato volentieri questo impegno. Giovedì, al prossimo Consiglio, porteremo una risoluzione per la costituzione di due Centri raccolta, che non abbiamo mai avuto sul territorio. Il primo sarà sul versante casilino, nella zona universitaria. C’è l’accordo, ma stiamo aspettando che l’Amministrazione dell’Ateneo ci comunichi il sito esatto e solleciteremo una risposta, anche perché l’Università è interessata a sviluppare una ricerca sul materiale raccolto. La Commissione ha valutato idonea un’altra area, a ridosso del versante prenestino, dietro il centro commerciale “Roma Est”.

Avete puntato molto anche sulla bonifica delle aree e sul decoro urbano.

Abbiamo  valorizzato questi aspetti, oggetto della nostra campagna elettorale, anche perché rappresentano un forte interesse della cittadinanza. Ultimamente ci stanno arrivando numerose segnalazioni sulla presenza di topi nelle palazzine Isveur di Torrenova, nel Parco Calimera, in cui abbiamo effettuato la derattizzazione, vicino ad alcune scuole, a via dell’Archeologia e a Piazza Castano. I topi arrivano dove c’è sporcizia e abbandono: spesso si tratta di situazioni esistenti da anni. Il lavoro delle diverse Commissioni prosegue a ritmo incessante: nella condizione in cui ci troviamo,  vista la scarsità di fondi, si nota la volontà dell’Amministrazione periferica. Vorremmo dare risposte concrete ai cittadini. Il presidente partecipa a diverse riunioni al Comune di Roma insieme agli assessorati. Speriamo arrivino maggiori risorse anche per l’Ambiente: ne avevamo fatto richiesta per arrivare fino al 31 dicembre, ma non abbiamo avuto una risposta positiva. Da un sondaggio effettuato dalla presidenza del Municipio, alla popolazione interessano maggiormente due fattori: il decoro insieme alla pulizia e la mobilità. Riceviamo molte segnalazioni e chiediamo sempre la partecipazione dei cittadini nei lavori della Commissione. Il presidente Scipioni riceve molte persone ogni giorno, cosa che non accadeva nella passata Amministrazione.

Come è la situazione per l’Urbanistica?

L’Urbanistica è stata sempre “lasciata al caso” anche perché in Municipio non è mai esistito un settore tecnico di orientamento e programmazione. I Municipi, nell’ambito delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore, anche se non hanno un potere sui grandi temi, hanno spazio su alcune forme urbanistiche, come le centralità locali e i programmi integrati. È iniziato un rapporto con la Commissione capitolina Urbanistica e l’assessore competente per una collaborazione concreta: per la prima volta si chiede ai Municipi di fornire indicazioni: in passato le istituzioni periferiche hanno subito invece una politica urbanistica. In particolare, stiamo lavorando su alcuni piani di zona, che in passato sono stati contestati in relazione alla parte di densificazione. Parliamo di Grotte Celoni e Casale Cesaroni. Sono stato “armatore” di un gruppo di comitati di quartiere che hanno lavorato insieme per contrastare l’aumento di cubature concepite “come al solito”: si fanno le case senza i servizi. Ho già esposto alcune considerazioni con il presidente al fine di rimettere in moto una procedura che possa rivedere le decisioni prese dal sindaco Alemanno nel febbraio 2010: nel 2007, il Municipio si è espresso in maniera negativa al piano di zona: vogliamo tornare a quella volontà. Ci può anche stare bene il primo piano di zona, ma non senza garanzie assolute per le infrastrutture stradali, i servizi, le urbanizzazioni che servono ai quartieri limitrofi, considerate le recenti inondazioni. Servono infatti delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie.

Ci sono stati alcuni ritardi per la raccolta differenziata.

Parliamo di un’operazione di grande portata, anche per la vastità del territorio. L’80 percento della differenziata poi è “porta a porta” e questa situazione esiste solo da noi e in un altro Municipio. Ecco perché l’organizzazione ha avuto qualche ritardo. Anche il numero degli operatori è più elevato: Ama deve trovare soluzioni senza spostare il personale. Servono luoghi di supporto, riservati a operatori e mezzi: l’Azienda ha realizzato un bando aperto ai privati per far fronte a questa necessità. Da ieri comunque la differenziata è iniziata ufficialmente sul nostro territorio.

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