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Borghesiana Giardinetti / Via Carlo Santarelli

Scipioni a Giardinetti: "Il Pd non può continuare con questi diktat fascisti"

"Il Pd non può continuare con questi diktat dittatoriali e fascisti, hanno delegittimato solo in questo territorio il voto per me e per Marino di 44mila romani"

Marco Scipioni e Ignazio Marino a confronto con i residenti del Municipio Roma VI delle Torri, durante l'iniziativa di questo pomeriggio nel quartiere Giardinetti, dal titolo 'Parliamo di Roma'. Un confronto ma soprattutto un'occasione per far emergere, ancora una volta, quella spaccatura ormai nota all'interno del partito democratico. Una storia questa che viene da lontano, da quando il commissario Matteo Orfini, a causa di 'opacità amministrative' ha chiesto le dimissioni del minisindaco delle Torri, una diatriba continuata poi con la nomina/elezione a nuovo capogruppo pd in consiglio di Mariano Angelucci, che di fatto ha favorito il costituirsi di due schieramenti. Uno ufficiale riconosciuto dal partito, appunto, l'altro mai disconosciuto da questo. E anche oggi, non si è persa l'occasione per rimarcare i dissapori degli ultimi mesi.

"Il Pd non può continuare con questi diktat dittatoriali e fascisti, hanno delegittimato solo in questo territorio il voto per me e per Marino di 44mila romani". Così il presidente dei VI Municipio Marco Scipioni durante l'incontro al quale ha partecipato anche l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino.

"Marino oggi rappresenta la democrazia in questo Paese - spiega ancora Scipioni - perchè la politica si celebra in Aula, non nei palazzi. Leggo che i consiglieri comunali verranno tutti riconfermati. Il Vaticano, e non io, ha detto che c'è bisogno di una nuova classe dirigente, e una classe dirigente che fa questo a un presidente di Municipio e un sindaco non è da riconfermare".

Il minisindaco delle Torri, tuona ancora: "Hanno commissariato un Municipio che non sta nell'inchiesta di Mafia Capitale e non compare neanche nelle intercettazioni - aggiunge Scipioni - E l'hanno fatto chiamando uno a uno i consiglieri municipali e mettendo un commissario, Gennaro Migliore, che nella sua vita non ha fatto altro che prendere soldi dalla pubblica amministrazione e che si è permesso di chiamarmi e dirmi 'dovete dimettervi per opacita' amministrative'. Ma quali opacita'?".

Infine, Scipioni conclude: "Abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente perchè una classe dirigente che chiama il sindaco e il presidente di municipio per andare a casa non e' da riconfermare ed e' un partito che non può continuare con questi diktat prettamente fascisti. Lo dico in modo chiaro".

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