Colle del Sole: l’asse Modolo-Borutta fermo al palo. Il Municipio scrive alla Procura

Nessuna buona nuova sul sul fronte Modolo-Borutta a Colle del Sole: nell’area di cantiere continua lo sversamento di rifiuti e gli abitanti di zona sono costretti a vivere, ancora, con l’assenza di illuminazione pubblica e degli impianti di raccolta delle acque meteoriche. Nel pomeriggio di lunedì, il comitato di quartiere ha incontrato il minisindaco delle Torri e l’assessora ai lavori pubblici del parlamentino di viale Cambellotti. “Scriverò alla Procura della Repubblica, considerato  l’immobilismo del Campidoglio” ha detto Nicola Franco, presidente del Sesto, a margine dell’incontro.

I lavori dell’asse Modolo-Borutta sono stati avviati nel 2009 ma molto presto (nel 2014) sono stati abbandonati. Più volte interrotti a causa di varianti di progetto, gli interventi per la realizzazione dell’arteria viaria, si sono fermati completamente, lasciando in balia di degrado e prepotenze l’intera zona. Sì, prepotenze perché nell’area di Colle del Sole si continua a sversare ogni genere di rifiuto senza tener conto della salute di chi vive in quartiere. Con il degrado e l’immondizia, progressivamente, cresce anche la rabbia di chi abita a Colle del Sole e chiede giustizia. Tante le denunce lanciate anche attraverso il giornale. L’ultima risale ai primi giorni di novembre, quando il comitato di quartiere ha chiesto attenzione e rispetto.

“Abbiamo interpellato il Dipartimento Simu, ci ha garantito l’esecuzione della messa in sicurezza del cantiere e la relativa bonifica. Ciò però non è sufficiente, è inutile fermarsi alla bonifica se non prevediamo di portare avanti i lavori. Allo stato attuale, tuttavia, il progetto risulta vetusto e non più conforme alla normativa vigente, per cui è necessario far ripartire i lavori degli uffici” ha detto Chiara del Guerra, assessora ai lavori pubblici. Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Nicola Franco: “Sto per inviare una lettera alla Procura della Repubblica per denunciare la presenza di rifiuti speciali e tossici. È un comportamento inammissibile: la responsabilità dell’area di cantiere è dell’Amministrazione Comunale. Tra poco sarà la Procura a intervenire, visto l’immobilismo del Campidoglio”.