Da luogo di caccia a rudere pericolante: entro il 2024 la torretta di Villa Ada verrà restaurata
Il primo Re d'Italia, Vittorio Emanuele II, passava intere giornate nel boschetto dedicato alla sua attività preferita. Quando partirà la riqualificazione del Casale della Finanziera verrà rifatta anche la torre
Un'originale struttura venatoria voluta dal primo Re d'Italia in persona, Vittorio Emanuele II, poco dopo la conquista di Roma e il trasferimento della corte dei Savoia nella nuova Capitale del nascente Regno unificato. Si trova in un boschetto, sul colle del Roccolo, nell'area nord-occidentale di Villa Ada. Se tutto andrà bene, la torretta al centro della vegetazione, ormai in uno stato di abbandono totale, verrà riqualificata entro il 2024.
Per adesso, come fanno sapere dal dipartimento tutela ambientale di Roma Capitale, la struttura è stata puntellata e messa in sicurezza per evitare che crolli. A realizzare il piccolo edificio in pietra, come racconta il giornalista e memoria storica Lorenzo Grassi, fu l'ufficio del Gran Cacciatore di Sua Maestà, nel 1875, appena tre anni prima della morte di Vittorio Emanuele II. Il nome roccolo è ripreso da una tecnica particolare per cacciare uccelli, con una serie di reti inserite tra gli alberi: ed è così, aspettando la preda buona, che si dice sia morto il sovrano, prendendo freddo e ammalandosi.
Nei prossimi mesi qualcosa dovrebbe smuoversi: ad agosto la giunta capitolina ha approvato lo stanziamento di 1.350.000 euro per la ristrutturazione del Casale della Finanziera e nello stesso ambito - proprio grazie a un incremento di fondi stabilito a dicembre 2021 - verrà incluso anche il cantiere per la torretta del Roccolo.