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Droni, satelliti e intelligenza artificiale per proteggere la Pineta di Castel Fusano

Il progetto è firmato da Roma Capitale e Leonardo, e sfrutta la tecnologia per potenziare la sicurezza all’interno dell’area protetta alle porte di Roma

Tecnologia al servizio dell’ambiente: grazie a droni, satelliti, sensori anti incendio e intelligenza artificiale la Pineta di Caste Fusano, un’area protetta di circa 1.000 ettari che sorge all’interno della Riserva Naturale Statale Litorale Romano, sarà ulteriormente tutelata.

Il progetto, sperimentale, è firmato da Roma Capitale e da Leonardo, colosso italiano specializzato in difesa, sicurezza e aerospazio. L’iniziativa rientra nel protocollo di intesa che Roma Capitale ha sottoscritto nel 2019 con l’Agenzia Spaziale Europea, e il sistema entrerà in vigore a partire da luglio e lo resterà sino a metà 2022: il pacchetto tecnologico consentirà di mobilitare in tempo reale il parco di Castel Fusano, e di intervenire tempestivamente in caso di necessità come per esempio incendi, una delle problematiche più frequenti nella Pineta, e altre criticità legate anche all’ordine pubblico.

Come funziona il sistema di sorveglianza della Pineta di Castel Fusano

Il sistema sfrutta l’intelligenza artificiale e i “big data”, i dati e le informazioni ricavati da sensori e altri strumenti, raccogliendoli in unico sistema e restituendoli elaborati alle forze dell’ordine. Saranno impiegati droni per il pattugliamento e l’acquisizione di immagini anche in notturna, sensori audio-video per rilevare automaticamente eventi critici come assembramenti, spari o richieste di aiuto, sistemi per riconoscere auto non in regola attraverso la lettura ottica di targhe, sistemi anti incendio in grado di rilevare focolai, anche molto piccoli, fino a 15 km di distanza; e reti a banda stretta (TETRA) e a banda larga (LTE e 5G) per coordinare comunicazioni e interventi nel parco.

Un aiuto arriverà anche dallo spazio, con satelliti di osservazione della terra (Copernicus e Primsa) e di telecomunicazione (Athena Fidus) per il monitoraggio delle risorse forestali, il controllo del territorio e di attività illecite e per garantire un back up per le comunicazioni a banda larga in caso di indisponibilità della rete terrestre. Il satellite Prisma dell’Agenzia Spaziale Italiana, grazie allo strumento iperspettrale realizzato da Leonardo, è infatti in grado di effettuare da 615 km di altezza un’analisi chimico-fisica dell’area, restituendo informazioni sullo stato di salute della vegetazione e permettendo di generare un modello di rischio incendi.

Raggi: "Tecnologia per far sentire i cittadini più sicuri"

Il parco di Castel Fusano si trasforma dunque in un’area verde “hi-tech” e iper monitorata che verrà coordinata da una sala di controllo del Dipartimento Tutela Ambientale installate all’interno del parco di  Castel Fusano e dalla vicina Centrale Operativa Interforze. Sarà fruibile dalla Sala Sistema Roma della Polizia Locale e dalla Sala Operativa della Protezione Civile capitolina, mentre le informazioni saranno disponibili, a seconda della tipologia, per tutti gli enti impegnati nella sicurezza del parco.

“Vogliamo che i cittadini si sentano sicuri quando frequentano la propria città. La Pineta di Castel Fusano è un’area meravigliosa dal punto di vista naturalistico, con grandi potenzialità, e deve essere tutelata e valorizzata. Purtroppo, però, è stata spesso colpita da incendi dolosi o scelta come luogo per costruire insediamenti abusivi o per sversare rifiuti illecitamente - ha detto la sindaca Virginia Raggi - Molti cittadini vorrebbero frequentarla di più ma non si sentono abbastanza sicuri. Con questo sistema di sorveglianza, declinato su più livelli, abbiamo la possibilità di avere un controllo più capillare, di monitorare le criticità, di intervenire tempestivamente e di rendere questa area un luogo sicuro e quindi fruibile da tutti”

“Siamo orgogliosi di affiancare Roma Capitale e le autorità di pubblica sicurezza con soluzioni tecnologiche di supporto nella gestione delle sfide che si trovano ad affrontare ogni giorno, che si tratti di fornire risposte tempestive in caso di emergenze o di interventi di pianificazione di lungo periodo - ha aggiunto Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo - Si tratta di un impegno preciso, sostenuto da investimenti e da una chiara visione, definito nel nostro Piano Strategico Be Tomorrow – Leonardo 2030”.

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