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Venerdì, 26 Aprile 2024
Ostia

Infernetto Sicuro scrive a Ignazio Marino: "Perché Ostia sì e noi no? Non ci snobbate"

I cittadini del quartiere dell'hinterland del municipio X scrivono al primo cittadino, invitandolo a venire, magari per una biciclettata, al più presto visto che durante il suo tour elettorale ha tralasciato di visitarlo

Giosuè Mirizio, presidente dell'associazione Infernetto Sicuro ha inviato oggi una lettera aperta al neo sindaco di Roma Ignazio Marino invitandolo a venire personalmente nel quartiere dove gli saranno spiegati i problemi di un enorme comprensorio che conta 40.000 abitanti.
 

Questo il testo della lettera:
 
 
“Gentile Sindaco,

 innanzi tutto ci complimentiamo con Lei per essere il nuovo sindaco di Roma e ci complimentiamo anche  per l'uso che fa della bici per recarsi al lavoro, con l'auspicio che i molti cittadini romani seguano il Suo esempio nell'utilizzare questo mezzo economico-ecologico e salutare. Per il momento con i complimenti abbiamo finito.
 
Invece come cittadini dell'Infernetto avremmo da  ridire sul comportamento che ha avuto durante la campagna elettorale nei confronti dei 40.000 abitanti del quartiere. Nei suoi giri effettuati nel X ex XIII Municipio dove non ha tralasciato, giustamente, di visitare  neanche i  piccoli quartieri di 2.000 persone il nostro l'ha completamente snobbato sia al primo turno che durante il ballottaggio e dire che l'Infernetto è il più popoloso dell'entroterra di Ostia- come superficie è grande quanto Casalpalocco – Axa e Madonnetta messi insieme.
 
Quando il giovane Andrea Tassone, ora presidente del X Municipio, complimenti anche a lui, con una email ci ha invitato a sostenere la candidatura di entrambi, quel giorno il giro prevedeva tre quartieri dell'entroterra più Ostia, ma non l'Infernetto. Ho ritenuto opportuno accogliere  l'invito anche se in un altro quartiere, facendoLe garbatamente notare questa dimenticanza, non sappiamo se voluta, e che avremmo  avuto piacere ad  ospitarLa da noi. In quell'occasione le ho consegnato un documento datato marzo 2011, ma sempre valido, che in dieci punti descriveva lo stato di disagio e abbandono che vivono i residenti da più di vent'anni per la totale mancanza di servizi e strutture pubbliche.
 
Forse leggendolo si sarà spaventato, rinunciando per questo motivo a visitarci, temendo qualche contestazione. La rassicuriamo perchè da anni chiediamo sempre educatamente quello che ci spetta senza manifestazioni di piazza.
 
Le sarà giunta voce che  oramai godiamo fama di quartiere abusivo, appellativo regalatoci dal Suo predecessore, ex Sindaco Alemanno, che  all'indomani  dell'esondazione  avvenuta  nell'ottobre  2011 dove ha trovato la morte un giovane padre di famiglia cingalese  rimasto intrappolato nella sua abitazione, ha pensato bene, invece di darci la Sua solidarietà, di classificarci su stampa e tv come: “zone abusive con sistemi fognari non a norma”.
 
Questa improvvida affermazione a tutt'oggi ci fa apparire agli occhi dei media, senza gli opportuni distinguo, come il quartiere abusivo per eccellenza, gettando nello sconforto i residenti e provocando anche danni economici perchè le agenzie immobiliari del luogo a quanto ci dicono, hanno avuto un fermo  nelle compravendite per svariate settimane a prescindere dalla crisi immobiliare che affligge tutto il paese.
 
Abbiamo prontamente ribattuto, sempre con una lettera aperta, che le fognature sono a norma e che abusivi non lo siamo più da ben diciotto anni visto che abbiamo un piano regolatore tuttora vigente che ci permette di edificare nella piena legalità, aggingendo e rammentando che da allora abbiamo versato nelle casse comunali centinaia e centinaia di milioni di euro di oneri concessori che dovevano servire appunto alla realizzazione delle strutture pubbliche- mai realizzate. Questo particolare l'ex Sindaco non l'ha mai citato. Sarebbe opportuno che chi ricopre ruoli importanti prima di parlare pensi bene a quello che dice.
 
Usando il gergo romanesco, all'Infernetto si dice a proposito degli oneri concessori: “I soldi ce l'hanno solati e poi se li so inguattati nelle casse comunali”. Quali  opere hanno finanziato con gli oneri  dell'Infernetto? Ci piacerebbe saperlo. Di questo non possiamo di certo incolpare l'ex sindaco Alemanno perchè a quel tempo ancora non governava la città. Dovrebbe saperlo invece il predecessore dell'ex sindaco che come colore politico e amministrativo era  simile alla giunta che oggi Lei presiede.

L'Infernetto è un quartiere che notoriamente vota a destra e per questo motivo, non nascondiamocelo, quando vince la sinistra  viene sistematicamente  punito ma quando vince la destra... La musica non cambia. Insomma gli elettori dell'Infernetto quando votano ci rimettono sempre. In questa tornata elettorale il quartiere  ha seguito l'andamento della votazione che ha permesso la Sua elezione, pertanto non ci punisca e prenda atto di questo risultato, considerando i nostri voti non abusivi ma regolari.
 
A onor del vero dobbiamo riconoscere che l'ex giunta Alemanno qualcosa di importante ci ha dato, ovvero:  ha riasfaltato tre strade, ha fatto partire il piano di illuminazione, illuminando circa la metà delle 250 strade che insistono sul territorio,  ha  riapprovato il piano particolareggiato dell'Infernetto e ancor di più ha approvato i progetti  presentati dai consorzi di recupero urbanistico che darà la possibilità  ai piccoli lottisti che per rispettare la legalità da ben quarant'anni hanno atteso questo momento per edificare una casa per se e la propria famiglia.
 
Per favore, faccia in modo che la Sua giunta rispetti questo importante strumento di recupero  perchè con gli oneri concessori derivanti,  che stavolta rimarranno nel quartiere, si potranno  realizzare tutte le strutture e servizi pubblici  che ci necessitano e che finora ci hanno negato.
 
Altro grosso problema che pensavamo fosse stato risolto è il presidio fisso delle forze dell'ordine che da ben dieci anni aspettiamo  dopo una  sottoscrizione di ben 12.500 firme. Ci cullavamo da alcuni anni nella certezza, così ci avevano rassicurati, che sarebbe stato realizzato nei locali che la chiesa di San Tommaso avrebbe lasciato al Comune una volta edificata la nuova. La chiesa è stata inaugurata mesi fa ma purtroppo  il presidio anche stavolta, da come ci hanno comunicato, non si realizzerà. Qualche residente ha commentato così la notizia. ‘Vuoi vedere che il presidio è saltato perchè  ci hanno bollato come quartiere abusivo e non ce lo meritiamo più?’ Non osiamo crederlo.  A proposito del presidio Le invieremo   per opportuna conoscenza la lettera aperta indirizzata al Ministro dell'Interno Angelino Alfano datata 20 maggio 2013 dove abbiamo  evidenziato l'indifferenza delle Istituzioni sull'argomento sicurezza.
 
Questo scritto è abbastanza lungo ma La preghiamo di leggerlo personalmente, capirà molte cose di questo nostro sgarrupato quartiere. Sgarrupato perchè ci sono dei controsensi evidenti, tipo: abbiamo belle case, bei negozi e anche il verde non ci manca ma difettiamo  completamente di opere pubbliche. Caro Sindaco se ci aiuta a crescere vorremmo diventare un quartiere residenziale a tutti gli effetti.
 
Arrivati a questo punto non ci resta che chiederLe formalmente un incontro con i residenti per meglio specificare le nostre problematiche.  Se accetterà ci piacerebbe che l'incontro avvenisse all'Infernetto, visto che non l'ha ancora  visitato, e non in Campidoglio.
 
Potremmo per esempio organizzare una pedalata nel quartiere partendo da piazza Giardini di Marzo che è l'unica piazza pubblica che abbiamo e  pure quella versa nel degrado, dopodichè se mi permetterà di farLe da guida, visto che qui ci abito da quaranta anni,  le mostrerò le buche (le conosco tutte a memoria) i dossi naturali (a memoria pure quelli)  provocati dalle radici dei pini - i rami pericolanti, alcuni dei quali caduti a ridosso delle fermate dell'autobus- i cassonetti stracolmi di mondezza che spesso non  viene ritirata per diversi giorni. Il neo presidente del nostro Municipio Andrea Tassone durante la campagna elettorale ci ha promesso la raccolta porta a porta... Staremo a vedere.
 
Le mostreremo, percorrendo via Ermanno Wolf Ferrari (principale via del quartiere) perchè si allaga ad ogni forte pioggia, provocando di conseguenza l'allagamento delle abitazioni e tutto ciò a  causa di una  mente geniale che  tanti anni fa ha pensato bene di  posizionare sulla canaletta  le piazzole dei contenitori Ama impedendo il normale deflusso delle acque meteoriche. Per ovviare a ciò basterebbe  spendere qualche migliaio di euro per effettuare il bypass  delle piazzole e ridare continuità al deflusso. Nelle altre vie del quartiere le canalette nemmeno esistono e se non si realizzeranno hai voglia a ricalibrare i canali principali: l'acqua non ci arriverà mai e continueremo ad allagarci sempre e comunque.
 
 Le potremmo anche mostrare  come alcune vie che costeggiano i canali principali profondi fino a 5 mt. non hanno il guardrail e qualche auto ci è finita dentro. Naturalmente la pista ciclabile non sappiamo cosa sia, pertanto nella pedalata dovremo costeggiare con attenzione strade in massima parte prive di marciapiede con buche e dossi  e auto e camion che sfiorano pedoni e ciclisti. Per quelle sterrate è meglio usare  la mountain bike. Terminiamo con un invito alla romana con quel daje che ha usato spesso per spronare gli elettori. “Daje Sindaco Marino viecce a trovà” passeremo un bella giornata insieme. Una risposta, positiva o negativa che sia sarebbe gradita.
 
Tanto volevamo dire e tanto abbiamo detto".

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