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Montesacro Montesacro / Via Abetone

A Montesacro fiamme sotto le finestre: brucia il cimitero dei motorini mai rimosso

Le carcasse più volte segnalate dai residenti non sono mai state tolte dal ciglio della strada, Caudo: "Municipio aveva stanziato risorse, procedura arenata"

Nel corso dei mesi i residenti di Montesacro avevano più volte segnalato la presenza di quei motorini vecchi, logori, di cui qualcuno presumibilmente anche rubato, gettati sotto le loro finestre: tra i cassonetti dell'immondizia e l'affaccio della palazzina di via Abetone, angolo Piazza Monte Baldo. 

Il cimitero degli scooter di Montesacro

Una vera e propria discarica di carcasse mai rimossa: un cimitero di scooter totalmente distrutti che la scorsa notte è andato a fuoco con le fiamme a lambire la palazzina adiacente e investire in pieno il motore dell'aria condizionata di una delle attività commerciali della zona.

Buttati sotto alle finestre dei residenti: ecco il cimitero degli scooter di Montesacro

Danni limitati solo dal tempestivo arrivo dei Vigili del Fuoco che hanno spento il rogo. Ma a Montesacro a non placarsi sono le polemiche. Nel mirino quel bando per le rimozioni che la città attende dal 2015: più volte promesso, poi sbagliato, corretto e da fine agosto finalmente online. 

Il bando per le rimozioni fermo da anni

"Più volte lo aveva denunciato, abbiamo scritto note agli uffici competenti, denunce sui maggiori quotidiani della capitale, ma dopo quasi un anno, nulla si è ancora mosso. Se venerdì sera, a Montesacro, i vigili del fuoco non fossero intervenuti tempestivamente per spegnere l’incendio degli ormai famosi motorini abbandonati, oggi probabilmente avremmo scritto altro. È da novembre 2015 che siamo in attesa da parte del Comune di un nuovo bando per l’assegnazione del servizio rimozioni. Il paradosso è che a luglio il Comune ha annullato il bando che loro stessi avevano scritto per degli errori di forma. Non è possibile che per l’incapacità di un’amministrazione immobile, anche le risoluzioni più semplici diventano impossibili. Roma è una fogna a cielo aperto" - ha scritto la consigliera di Fratelli d'Italia, Giordana Petrella, annunciando un esposto. 

Una problematica ben presente anche all'amministrazione del Municipio III. 

"Le carcasse dei motorini vengono rimosse dalla Polizia Locale di Roma Capitale che si deve avvalere di una ditta che materialmente prende e rimuove le carcasse. Roma Capitale non ha più affidato questo appalto e non c’è nessun servizio a cui il Municipio si può rivolgere. Questa è la situazione, infatti le carcasse di via Abetone sono lì da molto tempo, quasi un anno. Molte altre carcasse sono sparse in altre parti della città e contribuiscono al degrado" - ha scritto il minsindaco Giovanni Caudo che per la rimozione delle carcasse, insieme alla sua Giunta, ha tentato di costruire una procedura specifica che potesse supplire all’assenza del servizio da parte di Roma Capitale. 

La procedura di rimozione arenata

Piazza Sempione, chiesto un preventivo per la rimozione al deposito giudiziario convenzionato di Settebagni, ha individuato le risorse economiche e deliberato l'intervento. 

Procedura che però si è arenata tra comunicazioni e burocrazia, prima di essere cassata dal Comando centrale di Roma Capitale. 

"Il 30 agosto - così riporta Caudo - dal Comando centrale di Roma Capitale rispondono che 'non si può procedere come richiesto dal Presidente del Municipio' in quanto 'al più tardi nel mese di ottobre riprenderà a regime il servizio di rimozione veicoli abbandonati'."

Da li il nuovo sollecito di Piazza Sempione e l'attesa, vana, di una deroga per quel servizio di rimozione. Appena due settimane dopo il rogo.

"Ora le carcasse sono state bruciate con ulteriore rischio per i cittadini e ulteriore degrado. Il Municipio, la giunta e questa amministrazione però - tiene a sottolineare Caudo - è l’unica che ha lavorato per rispondere ai cittadini e sono fiducioso che presto, prestissimo, la Polizia Locale in accordo con il comando centrale di Roma Capitale si attiverà per la rimozione delle carcasse utilizzando le risorse e il servizio messo a disposizione dall'amministrazione del Municipio". 


 

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