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Serpentara-Fidene Fidene / Via Salaria, 981

"Tonnellate di rifiuti chiuse a 40 gradi", incendio TMB Salaria imprevedibile?

L'USB Roma e Lazio denuncia: "Criticità segnalate da tempo". Intanto è stato chiesto a Roma Capitale e AMA un tavolo per conoscere gli esiti delle analisi di Vigili del Fuoco, Arpa e Asl: "Si tutelino lavoratori e abitanti"

Ad una settimana dall'incendio divampato nell'impianto di TMB di via Salaria si attendono notizie sulle analisi e gli accertamenti svolti da Asl e Arpa nella zona interessata e gli esiti delle perizie tecniche sulla struttura effettuate dai Vigili del Fuoco.

Nessuna emissione nociva, distrutti solo alcuni portoni e controsoffitti aveva fatto sapere AMA dopo i primi rilievi sporgendo pure denuncia contro ignoti a tutela dei propri interessi.

Eppure quanto accaduto nella mattina del 2 giugno, secondo l'USB Roma e Lazio, era immaginabile "visto che da anni gli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti dell’azienda romana sono una potenziale minaccia per la salute e la sicurezza dei lavoratori e degli abitanti dei quartieri limitrofi".

Il Sindacato denuncia infatti una maggior quantità di rifiuti contenuti nella struttura ad una temperatura ambiente di 40 gradi circa: " Un impianto di trattamento meccanico-biologico dell’Ama come quello del Salario può trattare un massimo di 700 tonnellate al giorno, ma ultimamente in media ne contiene stoccate oltre 5.000. E mantenere un’enorme quantità di rifiuti al chiuso, in un ambiente non idoneo allo stoccaggio e a temperature altissime - spiega Maria Teresa Pascucci dell'USB - rende difficile considerare un evento come quello del Salario un imprevedibile incidente, anche alla luce del principio di precauzione previsto dalla normativa”.

Dal Sindacato ricordano poi come già nel 2013 i lavoratori del 981 della Salaria con una denuncia abbiano chiesto esplicitamente il ripristino e il controllo periodico di tutti i dispositivi antincendio così come nel 2015, insieme ai colleghi di Rocca Cencia, avevano segnalato lo stoccaggio di una quantità di rifiuti di gran lunga superiore alla capacità di trattamento degli impianti.

"A questo - prosegue Pascucci parlando di inadeguata politica sull’emergenza rifiuti - si aggiungono le innumerevoli segnalazioni e visite ambientali dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza”.

Dall'USB la richiesta formale al Sindaco, all’Assessore all’Ambiente e all’Amministratore delegato di Ama dell’apertura di un tavolo per conoscere gli esiti degli accertamenti in atto sull’impianto da parte di Vigili del Fuoco, Asl e Arpa e poter così verificare se siano state adottate tutte le procedure necessarie a tutelare la salute dei lavoratori e degli abitanti del territorio. "Vogliamo - conclude Pascucci - che vengano scongiurate situazioni analoghe a quelle verificatesi nell’aeroporto di Fiumicino".

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