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Città Giardino Piazza Menenio Agrippa

Movida violenta a Montesacro: calci e pugni in piazza svegliano il quartiere

La rissa scoppiata a Piazza Menenio Agrippa intorno alle 4. Il Comitato: "Inutili anni di denunce su vandalismo e violenza"

Calci, pugni e urla nel cuore della notte: la movida violenta sveglia Montesacro e Città Giardino. Circa sette le persone coinvolte nella rissa avvenuta la scorsa notte nel bel mezzo di Piazza Menenio Agrippa: il centro del quartiere e della vita notturna della zona. A chiamare le forze dell'ordine i residenti svegliati di soprassalto dal frastuono e dalle urla. 

Movida violenta a Montesacro

Una piaga, quella della movida violenta e selvaggia, a Montesacro mai estirpata con casi di aggressione e addirittura accoltellamenti. 

A fare i conti con notti brave e talvolta feroci gli abitanti del quartiere che da anni, da quando Città Giardino è divenuta una delle aree più trendy della vita notturna romana, denunciano episodi di vandalismo e violenza legati alla mala movida. "Cos' altro deve succedere in viale Gottardo e in piazza Menenio Agrippa per avere un intervento da parte del Comune, del Municipio e delle forze dell'ordine? Il quartiere non accetta più l'assenza di risposte concrete" - ha commentato così il video della rissa postato in rete il Direttivo del Comitato di Quartiere Città Giardino. 

Musica alta, schiamazzi e clacson impazziti: Montesacro si scaglia contro la mala movida

La petizione del Comitato di Quartiere

Non solo lamentele e denunce, ma anche azioni concrete. Nei giorni scorsi il Comitato ha infatti consegnato al Municipio III un documento, corredato di raccolta firme, sulle dieci criticità del quartiere "che non possono attendere". 

Al primo posto la regolamentazione della movida con la richiesta di stabilire per tutti i locali la chiusura all'1, di incrementare i controlli e di installare le telecamere di videosorveglianza "sia come deterrente che come strumento probatorio di reati". 

In attesa della regola di Ponte Tazio

Tutto ancora in attesa di applicazione: la "regola di Ponte Tazio", ossia la chiusura delle attività all'1.15, quanto proposto dal minisindaco Caudo in campagna elettorale.

"Bisogna riprendere il governo di un fenomeno importante e che ha rilevanza economica ma che, non per questo, deve andare a danno di chi ha il diritto sacrosanto di dormire. La regola di Ponte Tazio stabilirà che, con rispetto di tutti, all'1.15 si va a dormire: perchè anche il silenzio - aveva detto proprio ai microfoni di RomaToday - è cultura e rispetto degli altri"

A ciò si dovranno aggiungere controllo e presenza delle forze dell'ordine, un'offerta culturale più varia che allontani una vita notturna fatta solo di fiumi di alcool, comportamenti molesti o violenti. I residenti "nel bar a cielo aperto" di Montesacro sono già sul piede di guerra. 


 

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