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Venerdì, 26 Aprile 2024
Laurentino

Termovalorizzatore a Santa Palomba, Ama si smarca: “Decide l'azionista”

La municipalizzata rimpalla la questione al Campidoglio e aggiunge: “Noi sappiamo che dobbiamo fare impianti diversi"

Si trova a Santa Palomba il terreno su cui realizzare il termovalorizzatore di Roma? La domanda non ha ancora trovato una risposta formale. E’ stato chiesto anche al presidente di Ama Daniele Pace, durante la commissione congiunta ambiente e bilancio che si è svolta nel pomeriggio del 28 settembre.

Le non risposte di Ama

Il numero uno della municipalizzata ai rifiuti, però, ha lasciato tutti gli interrogativi in sospeso. A chi, soprattutto tra le fila dell’opposizione, chiedeva contezza della scelta dei terreni, Pace ha risposto di “non avere contezza né di lettere né di discorsi fatti dal sindaco a me sul tema di acquisto del terreno per fare termovalorizzatori, né ho informazioni formali né informali su eventuali partecipazioni di Ama in società future, da sola o con soggetti terzi, per la gestione del termovalorizzatore”. Un impianto in grado di incenerire 600mila tonnellate di rifiuti all'anno, da mettere in funzione entro quattro anno, di cui ancora si hanno scarse informazioni.

Il compito della municipalizzata: fare biodigestori

A più riprese il numero uno della municipalizzata ha ribadito di “non saper rispondere” alla domanda se sia Santa Palomba la location individuata, specificando che "sono cose con cui bisogna parlare con l’azionista" vale a dire con il Campidoglio "che decide quale deve essere il ruolo dell’Ama". Insomma, queste domande vanno rivolte più a Gualtieri, che è il sindaco ed il commissario dei rifiuti, che non al numero uno dell’azienda municipalizzata. “So che il core business dell'Ama prevede di chiudere il ciclo dei rifiuti e realizzare impianti. Venerdì decideremo cosa fare -ha aggiunto Pace, specificando che - Ama sa cosa fare col terreno, non deve costruire termovalorizzatori. Ama deve fare biodigestori e altri impianti e sta comprando un terreno per fare ciò che deve fare Ama”.

I prossimi passaggi

Venerdì 30 settembre è una data da cerchiare di rosso sul calendario. Perché è quello il giorno entro il quale, nella road map che il sindaco aveva annunciato presentando il piano rifiuti, era previsto si chiudesse il confronto politico sul termovalorizzatore. Un confronto che verosimilmente arriverà con la chiusura della Vas (Valutazione ambientale strategica) dedicata proprio ad ottenere il bollino verde sul piano. "Quando si concluderà (la Vas, ndr)  - aveva ricordato il sindaco - faremo una valutazione sulle osservazioni ricevute e si potrà varare la manifestazione di interesse per far partire operativamente la realizzazione dell'impianto". Sono tutti passaggi propedeutici all’indizione della gara per la costruzione del termovalorizzatore. Una gara a cui potrebbe essere interessata a prendere parte un’altra partecipata del Comune: Acea. Ed è anche per questo che, “il ruolo di Ama”, per dirla con le parole del suo numero uno, deve deciderlo il Campidoglio. In queste ore, però, continua a regnare l’incertezza. Una condizione che, per l’opposizione, è giunto il momento di superare.

Le proteste dell'opposizione

“Il presidente dell'Ama Daniele Pace ha candidamente affermato nelle commissioni congiunte bilancio e ambiente che non ha avuto alcuna indicazione su come realizzare il termovalorizzatore, né sul terreno sul quale dovrebbe sorgere e che dovrebbe essere acquistato a prezzi inaccettabili. Solo silenzi, dunque, e percorsi oscuri nascosti dietro la nomina del sindaco Gualtieri a Commissario del Giubileo” è andato all’attacco il consigliere leghista Fabrizio Santori, dopo la commissione congiunta con il numero uno di Ama “Gualtieri venga in Aula Giulio Cesare e dica che cosa vuole fare. iIl Sindaco di Roma non può nascondersi oltre davanti a una situazione così grave come quella dei rifiuti che sommergono la Capitale”.
 

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