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Testaccio Testaccio / Lungotevere Testaccio

A Testaccio il lungotevere diventa un lungolago

La questione è stata portata all'attenzione del municipio I

Quando piove, davanti uno degli accessi all’ex Mattatoio di Testaccio, si forma un piccolo lago. Quel ristagno d’acqua, secondo le testimonianze, impiega anche alcuni giorni a defluire.

Una strada dissestata 

E’ una via impiegata soprattutto dai mezzi dell’Ama per il trasferimento dei rifiuti. Ma non solo gli unici, gli operatori ecologici, a frequentare una strada in evidente condizioni di dissesto, costellata da buche che, in particolare quando piove, la rendono pressoché impraticabile. Per provare ad affrontare il problema, in municipio I è stato presentato un atto. Il provvedimento era finalizzato a coinvolgere l'ente di prossimità alla riqualificazione di Lungotevere Giovanni Battisti Marzi, vale a dire il lato sinistro del Tevere nel tratto compreso tra il ponte dell’Industria ed il ponte Testaccio. 

“Quel tratto disastrato – si legge nell’atto portato in consiglio dalla consigliera M5s Federica Festa – è strada di accesso al campo Boario, all’associazione Villaggio Globale, alle aule della facoltà di architettura Roma Tre ed Accademia delle belle arti, alla struttura del Macro all’Informagiovani ed alla Città dell’altra economia”. E quindi è un luogo frequentato, da riqualificare.

Un quadrante da rilanciare

La strada ammalorata, si trova del resto in una zona di pregio, all'interno un quadrante che l’amministrazione sta cercando di rilanciare. Sia attraverso le concessioni rilasciate a Roma Tre ed all’Accademia delle belle arti, in cambio della riqualificazione dei padiglioni presenti nell’ex mattatoio. Ma anche attraverso un progetto di rigenerazione che, puntando sul coinvolgimento di università e studenti, mira a ripensare la fruizione delle due rive del Tevere.

Il groviglio di competenze

Il tentativo d’impegnare anche il municipio I nella sistemazione di quel tratto di strada, attraverso un atto sostenuto da tutta l'opposizione, non è però andato in porto. Ma solo perché su quel tratto di strada, è stato spiegato in commissione lavori pubblici del municipio, insistono varie competenze. “Il ponte ed il lungotevere sono di competenza del dipartimento Simu, la sponda della fiume invece è della regione Laio – ha precisato la vicepresidente del municipio I Alessandra Sermoneta, sentita da Romatoday – ne ho comunque già parlato con l’assessora capitolina Ornella Segnalini, perché vogliamo affrontare questo problema”.

Il lago quindi, nell’intreccio di competenze che caratterizzano quel tratto di strada, è destinato a riformarsi alla prossima pioggia. Poi, dipanata la matassa delle tante attribuzioni che insistono su un piccolo tratto di strada, sarà possibile intervenire sistemando il manto stradale. Ed a quel punto, finalmente, addio lago.
 

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