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Roma, Burdisso attacca: "Totti non è un leader che trascina in campo"

L'argentino, in una intervista alla Gazzetta dello Sport, si confessa parlando del mondo giallorosso: "A Roma invece si passa da un eccesso all'altro e non aiuta"

Nicolas Burdisso lancia frecciate al mondo Roma. In una intervista alla Gazzetta dello Sport, l'argentino parla delle sue esperienze passate: "A Milano c'è la pressione per la vittoria ma si resta sempre con i piedi per terra. A Roma invece si passa da un eccesso all'altro e non aiuta".

Il difensore si esprime anche di Totti e del ruolo di leader: "Francesco non può mai essere un limite, ma non si è mai fatto delle domande. Non si è mai chiesto se fosse stato meglio giocare per 15 anni alla Roma e vincere oppure per 20 e non farlo. Calcisticamente non è un leader che trascina in campo. De Rossi è stato troppo buono, non ha mai voluto scavalcarlo".

Alla 'rosea', Burdisso confessa che Carlos Bianchi "è stato il suo allenatore romanista preferito", che Montella "era bravissimo e non l'avrei mai mandato via dalla Roma" e che Luis Enrique non è stato capito: "Ha portato a Trigoria la cultura del lavoro. A Roma sembrava che quando si allenavano ti facevano un favore. Ricordo che Spalletti e Montella impazzivano di rabbia", dice Burdisso che poi regala un consiglio di mercato: "Alla Roma vedrei bene Perin". 

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