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“Festa e balli in piazza sì, in discoteca no. Così si rischia un'estate di feste abusive"

Discoteche chiuse e assembramenti in piazza. I gestori delle discoteche sono indignati per le immagini di festa a Piazza del Popolo in occasione della partite dell'Italia ad Euro 2020 e per la mancata riapertura dei locali

L’Italia ad Euro 2020 sta facendo festeggiare milioni di italiani. A Piazza del Popolo, sono tantissimi i tifosi italiani che hanno celebrato le recenti vittorie azzurre nell’Europeo. Nella piazza, fulcro della fan zone, sono stati allestiti due maxischermi ed in tanti si sono ritrovati lì per supportare la Nazionale di Mancini. 

Martedì 6 luglio, l'Italia scenderà in campo contro la Spagna per giocarsi l'accesso alla finale di Wembley, e proprio per martedì è previsto il pienone a Piazza del Popolo in occasione del match contro gli spagnoli. Proprio su questi assembramenti si sono scagliati i gestori delle discoteche, indignati dalla gestione del Governo e per la mancata riapertura dei locali.

Antonio Flamini, presidente di SILB Roma (Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo) ha tuonato: “Festa e balli in piazza sì, in discoteca no. Così si rischia un'estate di feste abusive".

"Vogliamo lavorare"

Flamini afferma che quelle viste a Piazza del Popolo sono immagini inaudite, una beffa. La direzione di SILB Roma accusa il Governo di tenere le discoteche chiuse, nonostante il parere favorevole alla riapertura dei Sottosegretari al Ministero della Salute, Costa e Sileri, e del CTS.

I gestori dei locali dalla loro, ritengono di poter garantire maggior sicurezza e controllo in ambienti certificati “covid free”. E si sentono lasciati soli in questa estate italiana al contrario dei bar, ristoranti e stabilimenti balneari. 

Flamini nel suo attacco, definisce scandaloso quello successo a Piazza del Popolo, "un insulto a tutti i locali a cui ancora non è permesso riaprire". "Non vogliamo ristori ma vogliamo lavorare. Il nostro è l’unico settore a non avere ancora una data per la riapertura, siamo gli unici in Europa" conclude il presidente di SILB Roma.

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