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Matteo Scarlino

Direttore responsabile RomaToday

Non di sola gloria vive un assessore

Che Alessandro Onorato fosse un politico allergico alle critiche era cosa risaputa ai più. Da venerdì pomeriggio abbiamo scoperto che basta un punto di vista (contraddistinto chiaramente con la dicitura opinioni), per provocargli reazioni scomposte e poco consone ad un assessore della Capitale d’Italia. Già, perché, da quando abbiamo pubblicato l'opinione dal titolo Tutti ar mare del Foro Italico, l'assessore al turismo e grandi eventi, non ha avuto altri pensieri che per noi di RomaToday. Pochi minuti dopo la pubblicazione prima l'ufficio stampa centrale del Campidoglio, poi quelli che affiancano gli organizzatori del beach volley al Foro Italico ci hanno rappresentato lo stato d’animo infastidito del co-coordinatore della lista Civica Gualtieri. Una posizione riassumibile nel  "chi ha voluto la manifestazione al Foro Italico appartiene alla precedente amministrazione". Ascoltate le lamentele, abbiamo risposto che nell'articolo nessuno attribuiva l'organizzazione ad Onorato, citato nel pezzo per portare in evidenza il vero senso della questione: cambiano le amministrazioni, Ostia è stata ripulita dalle infiltrazioni criminali, ma per la valorizzazione del territorio c'è sempre da aspettare. E ciò nonostante oggi la giunta capitolina conti esponenti di assoluto valore, Onorato su tutti, che sul litorale sono cresciuti ed hanno raccolto negli anni i propri consensi elettorali. Un'attesa amara, quella della valorizzazione, durante la quale vedere il beach volley mondiale al Foro Italico è un pugno nello stomaco, ingigantito dall'assenza di dichiarazioni di rammarico per le decisioni di "quelli che c'erano prima". E a scrivere quel pezzo è, non a caso, un giornalista che ad Ostia è nato e cresciuto, Lorenzo Nicolini, e che per questo determinate questioni le sente di più. Un senso, quello del pezzo, compreso da molti lettori, ma non evidentemente dall'assessore, tanto che anche su twitter degli utenti gliel'hanno fatto notare.

onoratotweet

Il pezzo ad Onorato evidentemente (e legittimamente) non è piaciuto, tanto da volerci dedicare un video di dieci minuti, pubblicato sui social, in cui spiega le verità non dette. Al netto delle teatralizzazioni, dei fanciulleschi attacchi personali (chissà se il sindaco Gualtieri e l’intera giunta condividono un modo di fare del genere, ndr), Onorato in particolare spiega che la decisione è del 2018, presa da Sport e Salute e dalla vecchia amministrazione. Ancora, l’ex mister preferenze della lista civica Veltroni ad Ostia sottolinea l'assenza di una struttura adatta ad ospitare tifosi così come prescritto per manifestazioni del genere. E ancora l’assessore brandisce, schiumando rabbia, un pezzo sullo skate park di Colle Oppio (riferendo date sbagliate, ma funzionali alla sua vittimistica narrazione, ndr) annunciando che i mondiali si faranno perché la riqualificazione (di Colle Oppio) è iniziata da pochi giorni.

Partiamo da qui per replicare a quello che è uno dei 12 assessori della giunta di Roberto Gualtieri, con una questione apparentemente decontestualizzata dal “Mare al Foro Italico”. L'articolo sullo skate park all'epoca aveva dato parecchio fastidio al responsabile dello sport capitolino. Davamo conto del fatto che a fronte dell'annuncio di una riqualificazione imminente e dell'intenzione di portare i mondiali di skate a Roma, lo stato dello skate park fosse disastroso, con la bonifica lontana dall’essere realtà. Il tutto documentato da inequivocabile materiale fotografico. Abbiamo anche chiesto ad Onorato lo stato dell’arte. Il 41enne ex enfant prodige della politica lidense attraverso il suo ufficio stampa, ci faceva sapere di non voler commentare perché "a giorni ci sarebbe stata una conferenza stampa con il sindaco". A distanza di oltre un mese la conferenza non c'è stata (probabilmente sarà a giorni, apprendiamo da Onorato) e la riqualificazione immediata è partita con 3 mesi di ritardo rispetto alle iniziali promesse. Pubblicato l'articolo, l'ufficio stampa del Comune (diverso da quello di Onorato e non informato delle scelte comunicative dell’ex  vice di Alfio Marchini ndr) ci ha chiesto di poter commentare, cosa da noi immediatamente concessa. Di Onorato aspettiamo ancora la conferenza stampa che doveva essere, parole sue, imminente. Era il 6 maggio. Siamo, ormai, quasi a metà giugno.

Raccontiamo l'episodio per rendere evidenti due aspetti: da un lato l'allergia cronica alla critica, a qualsivoglia racconto negativo sul proprio operato. Dall'altro per spiegare che Onorato quell'articolo non l'ha mai digerito e se l’è legato al dito. Così come l'ex capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio non ha preso bene un articolo in cui il suo omologo del IX municipio (sua stessa maggioranza, ndr) segnalava l’inadeguatezza del piano sport sul territorio. Onorato, stizzito, criticò quel pezzo sostenendo di aver già spiegato tutto in una conferenza stampa. E ancora, lo stesso Onorato, interpellato sullo stato dell'arte per l'organizzazione degli europei di nuoto, ci faceva sapere che non era quello per lui un argomento interessante su cui uscire.

Ma veniamo al “Mare del Foro Italico”.

Onorato contesta di non essere il responsabile della scelta. Nel pezzo non c'è passaggio in cui si addossa la scelta del Foro Italico ad Onorato. Lui stesso, nel video, parla di interpretazione (sua) di quello che c'è scritto. 

Quando viene invece effettivamente citato l'ex Udc? Quando si parla della nuova amministrazione e delle speranze in essa riposte. Dando atto ad Onorato che impossibile era cambiare location, portando ad Ostia l’evento, da parte sua non una dichiarazione è rintracciabile sul fatto che la location naturale per un evento del genere dovrebbe essere il mare di Roma, spiaggia della Capitale.

 C'è, al contrario, la critica per la presenza nel pezzo di un altro esempio che tanto amareggia all’unanimità i lidensi, Tiberis, la spiaggia di Roma, voluta da Raggi e confermata senza che Onorato si spendesse per il vero mare di Roma. C'è l'altro esempio dei Mondiali di skate, portati a Colle Oppio, dove lo skate park di fatto va ricostruito e non ad Ostia dove la struttura già c'è. il tutto per avere il Colosseo come sfondo (impossibile, oggettivamente, trovare uno sfondo migliore al mondo, ma per l'assessore è così intollerabile l’amarezza di chi vive ad Ostia per questa scelta?).

Dalla nostra risposta si capirà che nel merito possiamo comprendere le critiche di Onorato, frutto però di una lettura "onoratocentrica" del pezzo stesso, lontana dal punto centrale della questione. Quel che non è secondo noi accettabile è la forma data a queste critiche. Attacchi ad personam ai giornalisti, copia squallida e sbiadita del peggior Beppe Grillo. Teatralità, insulti e toni sguaiati che nulla tolgono al pezzo, ma che anzi ne rafforzano la validità e il senso, visto che hanno toccato nel vivo quello che è uno dei principali esponenti politici del litorale. Una validità confermata in queste ore dalle prese di distanza dalla performance di Onorato che esponenti della maggioranza ci stanno recapitando in privato.

Modi degni della peggior commedia politica che però, come accaduto in un recente passato, fomentano l'odio nei confronti dei giornali e dei giornalisti, con il solo obiettivo di mantenere un'immagine (che da RomaToday mai è stata sporcata, anzi) senza macchia dell'assessore. Lo stesso, evidentemente convinto del suo punto di vista, ma mal gestito e consigliato da un punto di vista mediatico, ha promesso di portarci in tribunale in quanto da noi diffamato. È un suo diritto, ci mancherebbe altro. A noi rimane il dovere di informare al meglio sulle questioni afferenti alle deleghe affidate ad Onorato, chiedendone conto al diretto interessato, anche fuori dalle conferenze stampa o lontano dagli argomenti che ne glorificano l'immagine.

Ovviamente vi daremo anche conto delle sue querele che, da uomo dalle idee coerenti quale Onorato ha dimostrato di essere nel corso della sua carriera politica, siamo certi porterà avanti. Vi informeremo quindi del loro arrivo e soprattutto di come avanzeranno in tribunale e di chi sarà condannato a risarcire chi.

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