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Marino tra sogno e realtà: "Fori tutti pedonali. Gli artisti di strada? Abbelliscono Roma"

Il sindaco a TgCom24 parla anche dello stipendio da sindaco: "Penso sia irrealistico che il guardagno di un parlamentare sia quattro volte quello del sindaco di Milano"

Dall'Imu al suo stipendio, dagli artisti di strada ai venditori abusivi fino all'inevitabile tormentone pedonalizzazione. Ignazio Marino si concede alle telecamere di TgCom24 e, con diverse escursioni sulla cronaca politica, ribadisce quelli che sembrano i principi ispiratori del suo governo della città.

IL SOGNO PEDONALIZZAZIONE - E' il sogno di pedonalizzare i Fori Imperiali a tenere banco: "Il mio sogno? Che i Fori imperiali siano totalmente pedonalizzati. Non è facile ma ce la farò, anzi ce la faremo: le romane e i romani con il loro senso dell'humor mi riserveranno qualche battuta. Tra 20 anni quella strada, un tempo trafficatissima, sarà però una straordinaria passeggiata nella storia. Non è importante che qualcuno ricordi chi ha dato inizio a quella trasformazione, ma che tutti possano goderne appieno. Su via dei Fori Imperiali circolano ancora autobus a due piani? Siamo all'inizio di una nuova fase, al principio di un percorso che verrà completato durante i prossimi mesi, e alla fine i Fori saranno interamente pedonali".

VIDEO - PEDONALIZZAZIONE, LE LAMENTELE DEI ROMANI

ABUSIVISMO - Altro giro, altro tormentone. Gli abusivi e Marino ribadisce: "Non abbiamo liberato Roma dall'abusivismo, ma lo faremo. Abbiamo iniziato dalle piazze più belle e con l'aiuto delle forze dell'ordine elimineremo l'illegalità anche da tutti gli altri luoghi".

ABUSIVI, I COMMERCIANTI A MARINO: "CI SONO ECCOME"

ARTISTI DI STRADA - E a chi accomuna gli abusivi agli artisti di strada il primo cittadino risponde: "Mi hanno detto che nelle piazze ci sono ancora gli artisti di strada, quelli che suonano un violino o un sassofono. Beh, credo che la loro presenza sia un fattore che abbellisce le capitali europee".

LO STIPENDIO - Il sindaco torna quindi sulla polemica sollevata dall'intervista a Il Venerdì di Repubblica in cui si lamentava dello stipendio da sindaco. "Lo stipendio giusto? Non sono io a doverlo decidere ma penso che sia assolutamente irrealistico che un parlamentare guadagni quattro volte rispetto a quello che guadagna il sindaco della città di Milano".

IMU - Inevitabile parlare di Imu: "Era una tassa non giusta perché gravava su tutti sullo stesso modo. Io ho sempre immaginato che la pressione fiscale sulla casa dovrebbe tenere conto non dei metri quadri, ma del reddito di chi ci vive, proporzionata al reddito reale delle persone. Spero - ha aggiunto - che ci sia un passo successivo e cioè una riforma strutturale della fiscalità che vada verso un federalismo con risorse raccolte in modo proporzionale alla ricchezza delle persone".

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