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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

L'addio di D'Amato al Pd è ufficiale: l'ex assessore regionale entra in Azione

Le voci del passaggio con Calenda si rincorrevano da settimane. D'Amato: "Al Pd ho posto una questione di subalternità al M5s. Non ho ricevuto risposte"

"Siamo molto felici di dare il benvenuto nel nostro partito ad Alessio D'Amato". Così il leader di Azione, Carlo Calenda annuncia durante una conferenza stampa in Senato l'ingresso tra le sue fila dell'ex assessore alla Salute della Regione Lazio. "Entrerà in segreteria nazionale e lavorerà alla riorganizzazione all'attività di Azione nella Regione Lazio, è l'autore della miglior campagna vaccinale fatta in Italia, questo non dovremmo dimenticarlo". 

Mentre "la destra della Meloni non sta diventando una destra conservatrice ma sta tornando su posizioni rumorose estreme" e "il Pd slitta, legittimamente, verso una posizione che cerca di competere con il M5S", Azione - prosegue Calenda - punta a tenere "le porte aperte a elettori e classi dirigenti che vogliono tornare a fare politica in modo serio, pragmatico e istituzionale e questo rappresenta l’arrivo di Alessio oggi". 

Lo strappo con i democratici

Un rapporto di vicinanza tra i due che non è proprio una novità. Calenda lo ha sostenuto nella sua corsa alla presidenza della Regione lo scorso febbraio e già da settimane si rincorrevano le voci di un suo imminente addio al Partito democratico e ingresso in Azione. "Ho chiesto di aderire per dare il mio contributo per rafforzare il fronte riformista" ha commentato l'ex assessore, oggi consigliere regionale, Alessio D'Amato. "Oggi più che mai avverto l'esigenza di concretezza e pragmatismo che ho cercato di mostrare durante il contrasto alla pandemia che ha costituito un modello a livello nazionale e non solo". 

"Con il Pd ho sollevato una questione di subalternità rispetto al M5S. Ho pubblicamente detto che non condividevo alcune iniziative intraprese e prendo atto che non ci sono state risposte né chiamate" ha spiegato D'Amato, con riferimento alle recenti dimissioni dall'assemblea nazionale del Pd, in polemica con la partecipazione della segretaria Elly Shlein adun'iniziativa di piazza del M5S." In politica bisogna prendere atto di queste cose, lo faccio dolorosamente ma in maniera consapevole. Ecco perché ho scelto di aderire ad Azione". 

"Altri mi seguiranno"

E a condividere il pensiero di D'Amato sarebbero, a suo dire, in molti. "Dai messaggi che ricevo dico che sono tanti - sostiene - è chiaro che non è facile ma io penso che nei prossimi mesi ci saranno altre scelte come la mia. Non significa essere in contrapposizione, significa lavorare nel campo del centrosinistra ma rafforzando il profilo riformista". "Il mio impegno prosegue con la mia storia politica che rivendico e che nasce da quella scuola di partito come insegnava Amendola. Oggi si riparte, io - dice D’Amato - non ho fatto le scuole a Lugano, come sapete, ma a Labaro, borgata storica di Roma, e desidero continuare a fare politica con lo stesso spirito di sempre”.


 

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