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La crisi del turismo si abbatte su Roma: si rischiano 8000 licenziamenti

L'allarme dell'assessore al turismo Onorato. L'appello al governo Draghi

I licenziamenti dell'hotel Sheraton potrebbero essere solo i primi di una lunga serie. La crisi del turismo morde la Capitale ed anche le istituzioni capitoline lanciano l'allarme. E' l'assessore al turismo Alessandro Onorato a parlare apertamente di emergenza e a chiedere "un consiglio comunale straordinario con i ministri del turismo e del lavoro". Una richiesta rilanciata dalla collega di giunta Claudia Pratelli, che ha in carico la delega al lavoro, ed accolta dalla presidente dell'assemblea capitolina Svetlana Celli. 

I numeri della crisi

"Roma è quella che paga il prezzo più alto - afferma l'assessore Onorato - dopo i licenziamenti di tutto il personale dello hotel Sheraton, del Majestic, 210 persone, il prossimo sarà l'hotel Cicerone, ma il rischio è che a breve ci sia un'ulteriore escalation negativa". Quindi i numeri: "Trecentocinquanta sono gli alberghi romani chiusi temporaneamente da marzo 2020, alcuni rischiano di non riaprire e sono migliaia i lavoratori che potrebbero perdere definitivamente il lavoro. La chiusura del  Fis (fondo integrazione salariale) al 31 dicembre 2021 per il comparto sta dando il colpo di grazia". Non solo alberghi: "Il conto è ancora più salato se consideriamo le guide turistiche, i tour operator, le aziende dei grandi eventi, la ristorazione, i servizi al turismo, i taxi, gli Ncc, le aziende di pulizie, lavanderia e manutenzione. L'elenco delle aziende sull'orlo della chiusura è drammaticamente lungo. Il tessuto economico romano rischia di non superare la pandemia".

L'assessora alla Scuola, Lavoro e Formazione di Roma Capitale Claudia Pratelli parla di 8000 licenziamenti: "Roma non si può permettere 8000 licenziamenti. Questi i numeri cui la capitale rischia di andare incontro, secondo le stime dall'ente bilaterale Turismo per i prossimi mesi, a fronte della pesante crisi in atto".

L'appello e le richieste al Governo

Onorato lancia un appello per "un intervento straordinario del governo Draghi. Ci appelliamo alla sensibilità del premier e chiediamo la convocazione di un consiglio comunale straordinario alla presenza del ministro del turismo Garavaglia e di quello del lavoro Orlando. Roma da sola non ce la può fare - conclude Onorato - il comune non può far fronte a una crisi di tale portata. In gioco ci sono aziende che hanno fatto la storia della capitale d'Italia e il destino di migliaia di famiglie".

Secondo Pratelli "è indispensabile un'azione corale, che veda in campo tutte le istituzioni a partire dal Governo con misure legate al sostegno all'occupazione. La riforma degli ammortizzatori sociali già in vigore è un passaggio fondamentale. In questa fase serve però bloccare i licenziamenti nel settore. Chiediamo un tavolo al Governo: il fondo di 700 milioni stanziato in legge di bilancio serva per una nuova cassa covid straordinaria per il Turismo nelle città d'arte, che attraversa una crisi eccezionale".

Il consiglio straordinario

Raccoglie l'appello la presidente dell'assemblea capitolina, Svetlana Celli: "Mi trova pienamente d'accordo la richiesta avanzata dagli assessori Onorato e Pratelli di un consiglio straordinario alla presenza dei ministri del Lavoro e del Tursmo e delle associazioni di categoria. Ne parlerò con i capigruppo, di maggioranza e opposizione, per fissare quanto prima una convocazione dell'Aula che possa dare prospettive agli operatori e sostegno a un settore così importante per Roma". 
 

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