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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Via Emilio Teza

"Fammi due orli", in realtà era cocaina: sgominata banda di pusher a Cinquina

Sono undici gli arresti operati dai carabinieri al termine di un'indagine durata sei mesi. Lo spaccio documentato con filmati ed altre prove sotto i portici di via Emilio Teza

Spacciavano sotto i portici dei palazzi di Cinquina alla luce del giorno. Una vera e propria banda di pusher organizzata con venditori, vedette, contabili, depositari del denaro e della 'merce'. Per vendere acquistare hashish e cocaina i clienti usavano delle frasi codificate richiedendo "orli" o "palette" a seconda delle richieste. Il gruppo è stato sgominato questa mattina dai carabinieri a conclusione di una complessa attività investigativa durata circa 6 mesi, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

UNDICI ARRESTI - Il blitz all'alba quandoi Militari dell'Arma della Compagnia Roma Cassia, supportati da quelli del Gruppo di Ostia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 11 persone (sette in carcere e quattro agli arresti domiciliari) indagate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio.

SPACCIO A CINQUINA - In manette sono finiti 11 giovani di Cinquina, quartiere del III Municipio Montesacro compreso tra le zona di San Basilio e Bufalotta-Settebagni, i quali gestivano, all’interno dei viali e dei cortili delle case popolari di via Emilio Teza, un intenso traffico di sostanze stupefacenti stazionando stabilmente sui predetti viali e sotto i porticati delle abitazioni, dove quotidianamente si recavano consumatori per acquistare dosi di hashish e di cocaina per un giro d’affari stimato per centinaia di migliaia di euro al mese.

Cinquina: sgominata banda di pusher

CENTINAIA DI SEGNALAZIONI - L’attività d’indagine è stata supportata anche da diverse segnalazioni dei residenti dei diversi complessi popolari della zona di Cinquina, stanchi di subire le angherie e le prepotenze dei giovani costituenti il gruppo criminale.

ATTIVITA' DI INDAGINE - L’analisi complessiva degli elementi raccolti attraverso le video riprese, le intercettazioni, i servizi di osservazione, le perquisizioni ed i sequestri, compiuti nel corso dell’attività d’indagine, ha consentito di acquisire utili elementi per comprendere le dinamiche del gruppo criminale e delineare così l’esistenza di una vera e propria organizzazione finalizzata allo spaccio ed al reimpiego di parte dei profitti nell’acquisto di nuove forniture di sostanza stupefacente, basata sull’assegnazione di precisi compiti a ciascuno dei compartecipi.

VIDEO | PUSHER AL 'LAVORO' SOTTO I PORTICI

STRUTTURA PIRAMIDALE - Infatti, all’interno della struttura gerarchicamente ordinata, le indagini hanno permesso di individuare: la figura del “capo”, colui che svolgeva le funzioni di organizzazione e direzione dell’associazione; coloro i quali si dedicavano, sebbene con ruoli a volte intercambiabili, alle funzioni di “pusher” e di “vedetta”; i giovani che svolgevano esclusivamente il compito di “vedetta”; quelli che si occupavano di svolgere le funzioni di “contabili” o semplicemente di “depositari” del denaro dell’organizzazione; gli insospettabili, poiché incensurati e apparentemente onesti, che proprio in quanto tali avevano il compito di tenere la cosiddetta ”retta”, ossia occuparsi di custodire presso le loro abitazioni la sostanza stupefacente in attesa di essere quotidianamente spacciata.

FRASI IN CODICE - Dall’attività di indagine di tipo tecnico emerge chiaramente l’utilizzo di un linguaggio criptico e collaudato, che sebbene laconico, denota un’intesa tra gli interlocutori perfettamente edotti dei motivi degli incontri di volta in volta fissati. Le dosi erano chiamate “orli” o “pallette”, il termine “retta” invece veniva usato con riferimento ai custodi dello stupefacente.

10 PERSONE GIA' ARRESTATE - Durante le fasi delle indagini i Carabinieri della Compagnia di Roma Cassia avevano già arrestato in flagranza di reato 10 persone, denunciate altre 15 in stato di libertà, segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti 22 assuntori abituali.

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