"O lo zaino o la vita", incastrato il rapinatore della stazione Monte Mario

"O lo zaino o la vita", questa la frase con la quale un minorenne minacciava i giovani e poi li rapinava facendogli credere di essere armato di una pistola. Un vero e proprio incubo dei ragazzi che si trovavano a transitare all'interno e nei pressi della stazione FM3 Monte Mario. Ad incastrarlo una Play Station, rubata lo scorso mese di marzo e trovata dalla polizia nella baraccopoli di via Cesare Lombroso dove il giovane malvivente era domiciliato. 

Il fermo lo scorso 29 di marzo, quando i poliziotti,  durante un appostamento nei pressi della stazione ferroviaria, hanno notato uno strano moviemento di ragazzi attorno ad altri, proprio nel momento in cui stava partendo un treno. Riconosciuto uno di questi per averlo visto nelle immagini degli impianti di videosorveglianza riferite ad un'altra rapina avvenuta qualche settimana prima, lo hanno poi bloccato. A chiudere il cerchio su di lui gli investigatori dell' XIV Distretto Primavalle, diretto da Tiziana Lorenzo

Sventata la rapina, la successiva perquisizione nel campo rom dove il ragazzo viveva, ha permesso agli investigatori di trovare una consolle rapinata ad un altro ragazzo con le medesima modalità di quelle attuate il successivo 29 di marzo, con gli investigatori che lo hanno fermato prima di riuscire nell'intento. 

Trovata la refurtiva, il ragazzo, un minorenne di origine rom, è stato sottoposto a Fermo di indiziato di delitto. Informato il PM presso il Tribunale per i Minorenni, ne ha disposto l’accompagnamento presso un centro di prima accoglienza in attesa di udienza di convalida a seguito della quale, il Giudice, valutato il grave castello accusatorio a suo carico, ha disposto per lui che fosse associato presso Istituto Penale per Minorenni di Casal del Marmo.

Il ragazzo, con precedenti di polizia per reati predatori commessi anche con false generalità, dovrà rispondere di rapina aggravata e di resistenza a pubblico ufficiale. Il minorenne è risultato scarcerato da poco tempo per aver commesso nel marzo del 2020 una rapina nei confronti di un suo coetaneo.

In entrambe le rapine il giovane malvivente aveva minacciato le vittime facendogli intravedere una pistola custodita nella cinta dei pantaloni. Proseguono le indagini per stabilire se lo stesso sia il responsabile di altre rapine.