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Cronaca Prati

Omicidio a Prati: la moglie della vittima racconta gli attimi di terrore

"Me l'hanno ammazzato davanti agli occhi così, come un cane" la donna, moglie della vittima, ha assistito impotente all'esecuzione. E ora ha paura

Paola Petti, madre di due gemelli e moglie di Flavio Simmi, ieri è stata interrogata in Procura e ha parlato dell' omicidio del marito, ammazzato sotto il suo sguardo impotente. Un racconto di due ore per rivivere quei pochi, fatali attimi. Mattina del  5 luglio, la coppia è appena uscita di casa, in via Faà di Bruno. Sono entrati nella macchina, che è parcheggiata nei pressi: "Siamo saliti sulla macchina parcheggiata in una strada vicino casa, Flavio si è accorto che lo sterzo era un po’ pesante. Allora, mentre lui usciva a retromarcia, mi sono prima sporta da un finestrino e poi sono scesa per dare un sguardo. Ho toccato la ruota con un piede e la guardavo. Era floscia".

Un agguato in piena regola, i killer avevano bucato la gomma in modo da intrappolare l'auto tra le altre parcheggiate. Flavio Simmi è rimasto al posto di guida, in quel momento "Hanno sparato, una, due, quattro, sei volte: non finiva più. Mio marito, in trappola al sedile di guida, si portava le mani al petto. Ha cercato di uscire dallo sportello ma è caduto a terra tra la nostra auto e quelle parcheggiate".La donna ha assistito impotente: "A ogni colpo Flavio si contorceva sul sedile della macchina come se fosse percorso da una scarica di corrente elettrica. C’era un uomo che sparava a ripetizione e non ho avuto il tempo di fare niente". Questo il racconto che ha fatto agli inquirenti, ai quali ha dichiarato di aver "ricevuto nei mesi passati, dopo l'agguato (il marito era stato gambizzato il 17 febbraio scorso), minacce telefoniche e alcune lettere. Ora sono terrorizzata, sono convinta che dietro la morte di Flavio ci sia qualche personaggio grosso". 
 

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