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Cronaca Tivoli / Via Maremmana Inferiore

Villa Adriana: aggredisce e minaccia per mesi i propri familiari

Gli agenti di polizia arrestano un 37enne residente nel comune tiburtino dopo l'ennesima storia di maltrattamenti. Alla vista dei poliziotti l'uomo li ha aggrediti con un coltello venendo poi disarmato e posto in stato di fermo

Ha minacciato per mesi la moglie ed i figli, costringendoli a vivere in uno stato di perenne soggezione. Quando gli agenti del Commissariato di Tivoli diretti si sono presentati alla porta della sua abitazione a Villa Adriana, nel comune di Tivoli, l’uomo ha reagito e dopo aver minacciato i familiari ha impugnato un coltello da cucina tentando di colpire ripetutamente i poliziotti che hanno dapprima protetto la moglie ed i figli dalle ire dell’uomo riuscendo poi a disarmarlo e bloccarlo. Si è conclusa quindi con l’intervento della Polizia l’ennesima storia di maltrattamenti in famiglia, percosse, minacce e violenza sessuale che ha visto protagonisti una famiglia di cittadini romeni residenti nella cittadina alle pendici di Tivoli.

ALCOLICI E MINACCE - La vicenda ha avuto inizio qualche mese fa con la moglie che per diversi mesi ha cercato di sopportare frequenti scenate e vere e proprie aggressioni nei suoi confronti e dei suoi figli, rimanendo in silenzio per il timore di peggiori ritorsioni. Il marito, un 37enne romeno, aveva infatti più volte minacciato la donna intimandogli di non rivolgersi alla polizia. Uomo violento che spesso in preda ai fumi dell’alcool, aveva aggredito i propri familiari per futili motivi nel tentativo di affermare costantemente e con ogni mezzo la propria condizione di capofamiglia.

L'ULTIMA MINACCIA - Circa un mese fa però, la donna stanca di subire le minacce e le continue vessazioni dell’uomo ha deciso di rivolgersi alla polizia e ad un “centro antiviolenza”. Attraverso la sua testimonianza e quella dei suoi figli, ascoltati in ambiente protetto, sono emersi episodi di violente vessazioni e minacce di ogni genere. Ricostruito un 'quadro' familiare costellato di maltrattamenti e di percosse che si ripetevano con frequente regolarità, gli investigatori del commissariato di Tivoli, diretti dal primo dirigente Giancarlo Sant'Elia, hanno richiesto all’Autorità Giudiziaria l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere con la sospensione per l’uomo della potestà genitoriale. Nei confronti del 37enne sono poi scattate anche le manette per il reato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravato dall’uso di un’arma ed è stato confermato il divieto di ritorno nel nucleo familiare.
 

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