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Cronaca

Mafia Capitale, Carminati dal carcere: "Arrestato davanti a mio figlio, questo non mi va giù"

Giovedì, dopo dieci giorni in isolamento, il boss di Mafia Capitale potrà vedere e incontrare la compagna Alessia Marini. Un agente: "E' più spavaldo di Corona"

E' sprezzante con gli agenti, non parla con nessuno e rifiuta persino il cibo. Massimo Carminati, l'ex Nar e boss arrestato per gli affari sporchi di "Mafia capitale",  ha passato gli otto giorni trascorsi dal suo arresto in una cella in isolamento nella quinta sezione reparto Primi Ingressi del carcere di Regina Coeli a Roma.

Lo racconta Fabrizio Caccia in un articolo del Corriere della Sera che, secondo quanto affermato da un agente, parla di un Carminati "più spavaldo di Fabrizio Corona" (l'agente ha conosciuto entrambi). "Rifiuta quasi tutto il cibo che gli diamo, non parla con nessuno e si rilassa soltanto durante l'ora d'aria".

"I carabinieri mi hanno arrestato davanti a mio figlio con i mitra spianati, mentre potevano farlo in cento altri modi e questo proprio non mi va giù", si è lamentato l'ex Nar con il suo avvocato Giosuè Naso. Giovedì, dopo dieci giorni in isolamento, Carminati potrà vedere e incontrare la compagna Alessia Marini.

Il capo della Cupola romana, racconta ancora il Corriere, ha finito di leggere le mille e passa pagine dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il suo legale "gli porterà qualche libro dei suoi preferiti, come Delitto e Castigo oppure Suburra che ha già letto e parla di lui". Carminati non parla e non prega, quindi: "Confida solo in me", dice il suo avvocato.

VIDEO - La cattura di Massimo Carminati

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