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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Da No TAV a No Tv: a Roma manifestazione con aggressioni e blocchi

Cinque ore di manifestazione. A san Lorenzo aggredite le troupe de La7 e di RaiNews. Sulla Prenestina l'inversione ad U del corteo e l'invasione della Tangenziale, bloccata per ore fino all'imbocco dell'A24

Da piazzale Tiburtino a piazzale Tiburtino. In mezzo cinque ore di manifestazione, due troupe televisive aggredite, muri imbrattati, la tangenziale invasa, un blocco dell'A24 in ingresso e tanti disagi per i romani. La protesta NoTav invade Roma. Lo fa con una manifestazione partecipata e pacifica che però farà notizia soprattutto per le aggressioni ai giornalisti. Approda così anche nella capitale il clima pesante nei confronti della stampa già sperimentato negli ultimi giorni in valsusa. Un clima fatto di insulti e intimidazioni verso fotografi, cameramen, giornalisti, ma anche verso semplici cittadini forniti di macchina fotografica o più semplicemente di un IPhone.

CLIMA TESO - La scena che raccontiamo è in questo senso emblematica. Siamo a Porta Maggiore, a metà del percorso del corteo. Quattro manifestanti, con il volto travisato, dipingono sul muro la scritta "Daje Luca", dedicata a Luca Abbà. Alcuni manifestanti si avvicinano, applaudono e vogliono fotografare la scritta mentre viene composta. Si avvicinano due, tre, quattro persone e iniziano ad inveire: "Ahò, basta co ste foto che li mannate bevuti". Ne nasce un diverbio che per fortuna non trascende in violenza, chiuso con un'amara frase di una signora sulla cinquantina che voleva fotografare quel muro dedicato ad Abbà: "I fascisti stanno manifestando a Piazza della Repubblica. Mi sa che avete sbagliato manifestazione".

Corteo No Tav 3 marzo 2012: bloccata Tangenziale Est


GIORNALISTI AGGREDITI - Poco prima, a San Lorenzo, l'inviata di InOnda (programma de La7), Chiara Romano, era stata minacciata da un gruppo di manifestanti. Poco lontano le minacce avevano coinvolto un'altra inviata, stavolta di RaiNews. Un reporter freelance di H24 (lo stesso service che ha ripreso la scena del manifestante che dà della Pecorella al carabiniere, ndr) viene preso di punta prima e spintonato in malo modo poi.

Corteo No Tav 3 marzo 2012

IL CORTEO - Proprio a San Lorenzo, luogo dell'aggressione, il corteo era partito in tono dimesso. A piazzale Tiburtino infatti non si contavano più di 2000 manifestanti. Già in via dei Reti però la fila si andava ingrossando, grazie all'afflusso di diversi gruppi. A Porta Maggiore, dove viene dipinta la scritta pro Abbà, i 2000 sono diventati 10000.

Corteo No Tav: da San Lorenzo al Prenestino


Si attraversa così il Pigneto, si arriva sulla Prenestina: tutto procede tranquillamente, tra gli applausi della gente affacciata dalle finestre e dai balconi. Si arriva davanti al presidio dei lavoratori della Wagon Lits. Uno di loro interviene con il megafono. Applausi. Il corteo riparte. Cinque minuti e si riblocca. Una bomba carta e poi l'inversione ad U. Cambio di programma: si torna indietro.

SI SALE SULLA TANGENZIALE - I manifestanti decidono di salire sulla sopraelevata. Così, in un silenzio surreale, si percorre tutto il tratto in mezzo ai palazzi prima e sopra la ferrovia poi. Un serpentone lungo 150 / 200 metri che arriva, pacificamente, fino all'imbocco dell'A24. Il sole tramonta e cala la sera: bisogna decidere cosa fare.

IL BLOCCO DELL'A24 - Si decide per il blocco dell'ingresso della Roma - L'Aquila. Le auto restano in fila per mezz'ora, un'ora. Dopo dieci minuti di blocco inizia il dibattito: cosa fare? Andare verso la stazione Tiburtina e bloccarla oppure tornare a San Lorenzo. Si decide per la seconda opzione. Sono le 19 quando un nuovo serpentone imbocca in discesa la tangenziale, direzione San Lorenzo. Si arriva a Piazzale Tiburtino dove la manifestazione si scioglie.

I VIDEO: PIAZZALE TIBURTINO (1 - 2 - 3) - BLOCCO DELLA TANGENZIALE - CAVALCAVIA PORTA MAGGIORE

I DISAGI - Le auto si sono incolonnate per ore sulla tangenziale est e all'imbocco dell'A24 creando ingorghi e gravi difficoltà nella circolazione. A rendere ancora più complicato il lavoro dei vigili urbani è stata l'imprevedibilità dei manifestanti che si spostavano da una carreggiata all'altra improvvisamente scavalcando il guard rail. Ad aiutare gli agenti della polizia municipale c'era anche l'elicottero della stradale che ha monitorato dall'alto l'andamento del corteo.

ALEMANNO - Il sindaco di Roma, che già alla vigilia aveva immaginato una situazione difficile per il traffico, chiede un intervento del governo. "Il governo e le autorità preposte" ha detto, devono fare "qualcosa per difendere Roma e la sua cittadinanza dall'eccesso di manifestazioni spesso anche violente".
 

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