rotate-mobile
Cronaca

Alemanno litiga su twitter con Tonelli: "Non rompere le scatole"

Il sindaco twitta la gioia per il gol di Balotelli, il noto blogger non gradisce e Alemanno gli risponde: "Non rompere le scatole". Poi ancora 'scontro' fino al ban del profilo di Tonelli

Nuova disavventura virtuale per il Sindaco Alemanno. E' di nuovo Twitter a far inciampare il primo cittadino (e lo staff che gestisce il suo profilo) in una furiosa polemica. Cosa è successo? Una lite, virtuale, tra Alemanno e Massimiliano Tonelli, direttore di una rivista di arte e blogger ispiratore di Romafaschifo, Degrado Esquilino, Cartellopoli, Bike-sharing Roma e Pro Pup. Toni accesi, soprattutto da parte del sindaco e del suo staff con quest'ultimo che ha messo fine alla diatriba bannando Tonelli, il quale ha poi raccontato su Romafaschifo.com l'intera vicenda.

TUTTO HA INIZIO ... - La storia inizia da un tweet del sindaco che commenta il primo gol azzurro: "Grande Balotelli". Il cinguettio non piace a Tonelli che scrive al sindaco. Ecco il suo racconto tratto da Romafaschifo: "Ho pazientato a lungo fin quando, dopo il primo goal di Mario Balotelli mi sono scocciato e ho risposto all'ennesimo tweet del sindaco chiedendogli di smetterla con questa storia e di fare il serio. E facendogli notare che nessun sindaco di una grande capitale europea si sarebbe comportato così. La risposta (...) è stata diciamo non proprio istituzionale da parte dello staff di comunicazione". Per la cronaca la risposta è stata la seguente: "Ma non rompere le scatole. Guarda la partita e gioisci con noi".

IL SECONDO ROUND - Ma il bello deve ancora venire. Già perché a fine partita Alemanno scrive: "#italiagermania Poi c'era qualche DEMENTE che diceva il maxi schermo portava SFIGA. L'Italia che soffre l'Italia che vince. #piazzadelpopolo". Tonelli, forse ancora piccato per la risposta di prima, sicuramente indignato per le parole poco ortodosse del sindaco, chiede al primo cittadino di porgere le proprie scuse per l'uso di "demente". "Il sindaco della capitale che utilizza la demenza, una malattia grave, come un insulto. A sto punto potevi dire 'mongoloidè no!?".

Commenta Tonelli sul suo blog: "Sì, avete letto bene. Il sindaco della capitale del paese ha utilizzato il concetto di "demenza" come fosse un insulto. Una roba che il sindaco di Parigi, quello di Londra o quello di Berlino se l'avessero fatta anche la metà di una grave così si sarebbero dimessi dopo venticinque secondi. Lui invece ha insistito. E quando ho pressato perché chiedesse scusa, mi ha bannato rendendo illeggibili al mio profilo i suoi preziosi tweet...".

A chiudere la "sfida" ci hanno pensato quelli che Tonelli definisce i fake che hanno cominciato ad insultare il blogger in modo piuttosto pesante.

ALEMANNO E I PRECEDENTI - Non è la prima volta, come dicevamo, che il sindaco Alemanno incappa in una polemica legata al suo profilo twitter. Era stata la stampa a scrivere di follower comprati per sembrare più amato. Durante l'emergenza neve c'aveva pensato un finto Alemanno a scatenare il putiferio con tanto di querela, minacciata, da parte del sindaco all'impostore. E ancora la notizia di profili fake pronti a rilanciare i tweet del sindaco e a diffonderne la voce, fino ad arrivare alla settimana scorsa e al profilo a luci rosse seguito dal primo cittadino stesso.

Tonelli, su Romafaschifo, chiude il suo post con una considerazione sull'utilizzo di twitter da parte di Alemanno: "Qualche giorno fa, ospiti di Roma Uno, parlammo di approccio "sudamericano" del sindaco (da scriversi sempre con la minuscola, a Roma, purtroppo) ai social network. Oggi, concordando con un giornalista de L'Espresso anch'egli bannato tempo fa, dobbiamo correggerci e parlare di approccio "cinese".


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alemanno litiga su twitter con Tonelli: "Non rompere le scatole"

RomaToday è in caricamento