rotate-mobile
Cronaca Centro Storico

Dipendenti Conus: "Si rispetti il nostro diritto al lavoro"

I dipendenti Conus in protesta davanti a Palazzo Chigi chiedono risposte concrete e che venga rispettato il diritto al lavoro. Intanto Gianni Letta incontra Pedica e due lavoratori della società

Oggi alle 11 in punto i dipendenti della società Conus Spa si sono dati appuntamento davanti Palazzo Chigi affinché la loro "situazione" non venga messa nel dimenticatoio, infatti continua la protesta perché venga rispettato il diritto al lavoro e la loro lotta affinché l'immediato futuro non sia fatto di gionate vuote a braccia incrociate è ancora nel vivo.

Già da giorni alcuni dipendenti sono sul Gazometro in forma di protesta contro il possibile licenziamento. Ma oggi i colleghi, sostenuti dal senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica, hanno portato il loro disagio in piazza affinché sia sotto gli occhi di tutti. "Chiediamo solo che venga rispettato il nostro diritto a lavorare" ha affermato uno dei lavoratori. "E' assurdo che operai che lavorano per l'azienda da quasi trent'anno dall'oggi al domani possano trovarsi in mezzo alla strada" ha precisato un altro dipendente.

Presidio lavoratori Conus



E già perché è veramente concreta la possibilità che siano licenziati i 400 dipendenti della società appaltatrice della lettura del gas per conto di Italgas. Questo potrebbe accadere perché il 7 aprile scadrà l'appalto della società ed è stato presentato un nuovo bando che non tutela i lavoratori della Conus Spa. In parole povere Italgas ed Eni puntano ad affidare l'appalto ad altre aziende e per questo i dipendenti Conus si troveranno senza lavoro.

"Abbiamo presentato una mozione in consiglio affinché venga proposto un nuovo bando che salvaguardi i loro posti di lavoro" ha dichiarato Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà. "A parte Pedica e il mio gruppo politico non vedo nessuno che presta interesse a questo problema.  E' vero che la crisi occupazionale riguarda più fronti, ma perchè non viene aperto un tavolo di crisi? E Alemanno perché non prende a cuore questa questione?" ha continuato il consigliere lanciando l'invettiva.

Infatti a dare man forte ai lavoratori stamattina c'erano solo lui e il senatore Stefano Pedica che ha affermato: "Noi vogliamo risposte concrete, per questo io e due lavoratori saliremo a Palazzo Chigi per parlare con Gianni Letta". E a chi chiede se i manifestanti sul Gazometro scenderanno lui ha risposto: "Anche se sono debilitati e infreddoliti non accennano a scendere. Lo faranno solo se cambierà qualcosa".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dipendenti Conus: "Si rispetti il nostro diritto al lavoro"

RomaToday è in caricamento