rotate-mobile
Cronaca Malagrotta / Vicolo del Casale Lumbroso

Incendio nel residence di Casal Lumbroso: tra le fiamme un uomo si taglia un orecchio

Scoppia un incendio e subito dopo un uomo minaccia il suicidio dopo essersi tagliato il lobo di un orecchio. Momenti di panico nell'alloggio temporaneo del Comune. Sul posto i Carabinieri di Ostia

Un materasso che prende fuoco con sopra una montagna di libri. E un uomo che si taglia un orecchio e minaccia di lanciarsi nel vuoto. Scene di panico questa mattina all'alba in zona Casal Lumbroso. Sono le 6 e 30, siamo negli appartamenti di uno dei residence comunali, alloggi temporanei per l'emergenza abitativa, quando i vicini di casa lanciano l'allarme. 

Sono loro i primi a darsi da fare per spegnere l'incendio, insieme ai vigilantes della struttura. Lavoro poi completato dai Vigili del Fuoco. Il caos sembra placarsi, quando un 22enne appare all'improvviso sulla scena. Sale una scala anti incendio, barcollando ubriaco e brandendo un coltello. Si taglia il lobo di un orecchio e dice di volersi buttare di sotto, dal quarto piano. 

I pompieri preparano i teloni gommati sulla strada, per attituire il colpo, ma alla fine il giovane scende da solo, dopo oltre un'ora di comunicazioni continue con le forze dell'ordine presenti sul posto. Va via in ambulanza, con un Tso (trattamento sanitario obbligatorio). 

RILIEVI E INDAGINI - Sul posto i carabinieri del comando di Ostia, guidati dal maggiore Sebastiano Arena. A quanto emerso dalla ricostruzione effettuata dai militari, le fiamme sono divampate nell'appartamento di una donna di origine ucraina, al momento in viaggio all'estero. L'origine dolosa sembra certa, a prendere fuoco infatti è un materasso con dei libri poggiati proprio sopra. Difficile che fossero lì per caso. Le indagini per risalire al colpevole sono in corso. Al momento non ci sono sufficienti elementi per attribuire il gesto all'uomo che ha minacciato il suicidio mentre i militari effettuavano i rilievi. Però ha precedenti specifici e tre anni fa appiccò un incendio in un altro appartamento della stessa struttura. 

LA POLITICA DEI RESIDENCE - A commentare l'accaduto è il consigliere d'opposizione del XII Municipio, Marco Giudici. L'occasione è buona per puntare il dito contro la politica abitativa dei CAAT (Centri di Assistenza Alloggiativa Temporanea). la formula residence attaccata da tempo su più fronti: il costo elevato e la logica ghettizzante che condanna le famiglie a condizioni di vita non esattamente dignitose e in luoghi lontani dai fulcri cittadini.

"Non possiamo più andare avanti con la formula dei residence - prosegue Giudici -. Sono una realtà inumana della nostra città. Realtà sociali emarginate ed esplosive. Servono sistemazioni alternative, più dignitose di strutture ghetto spesso fatiscenti, in condizioni igienico-sanitarie proibitive, con l'acqua piovana che si infiltra ovunque, piene di blatte e con un costo di gestione esorbitante che viene sostenuto dal comune, calcolato in oltre 2000 euro ad appartamento di piccolo taglio. Mi chiedo, che fine hanno fatto le promesse del sindaco Marino sulla chiusura dei residence temporanei? (delibera di giunta di settembre, ndr) La città è vittima di un centrosinistra che subisce il ricatto dei movimenti per la casa e resta immobile di fronte alle richieste di una seria politica sulla casa". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Incendio nel residence di Casal Lumbroso: tra le fiamme un uomo si taglia un orecchio

RomaToday è in caricamento