La figlia di Ezra Pound contro Casa Pound: "Non avete diritto di usare questo nome"

Dopo l'omicidio avvenuto lo scorso 13 dicembre di due senegalesi a Firenze da parte di un simpatizzante di estrema destra e l'aggressione nella notte tra il 2 e il 3 novembre ad alcuni giovani militanti del Pd a Montesacro, Casa Pound fa ancora discutere. Questa volta a parlare è Mary de Rachewiltz, figlia del celebre poeta statunitense Ezra Pound. Il motivo? Secondo la donna, che oggi ha 86 anni e vive in un castello nel nord Itallia, il gruppo di estrema destra Casa Pound usa impropriamente il nome di suo padre. Per questo motivo la donna, che compì i suoi studi a Firenze, ha avviato un procedimento legale contro il gruppo. A darne notizia, è il quotidiano britannico "The Indipendent".

Il motivo che ha scatenato la dura reazione della figlia di Pound sono stati proprio i tragici fatti di Firenze. "E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un'organizzazione compressa politicamente come questa non ha nessun diritto di usare il nome di Pound", ha detto la donna. La denuncia non è rimasta inascoltata, tanto che un rappresentante del gruppo di estrema destra ha risposto che la figlia del poeta americano non ha motivi per contestare il nome. Ezra Pound fu uno dei poeti più celebri del Novecento. Influente anche nel nostro Paese, si trasferì a Rapallo durante il Ventennio fascista. In questo periodo sostenne il fascismo, arrivando persino a difendere Benito Mussolini durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1945, Pound fu arrestato dai partigiani e consegnato ai militari statunitensi. In seguito, l'uomo fu dichiarato infermo di mente e internato nell'ospedale criminale federale di St. Elizabeths a Washington. Il pensiero di Pound, poeta eclettico, che si dedicò oltre alla politica anche all'economia e alla musica, è profondo e complesso e ed è stato spesso semplificato e usato impropriamente.