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Cronaca

Detenuto violentato a Regina Coeli da due compagni, i tre erano in isolamento Covid. Aperta inchiesta

Gli aguzzini avrebbero stretto al collo della vittima delle lenzuola bagnate per farlo stare zitto

Erano tutti e tre in isolamento per guarire dalla positività al coronavirus. Nella stessa cella nel reparto di isolamento della VII sezione per reclusi affetti da covid, perché contagiati dall'inizio del mese. È in questo contesto che, una settimana fa, è andato in scena la brutale aggressione subita da un detenuto, legato con delle lenzuola bagnate e violentato da altri due detenuti nel carcere di Regina Coeli.

Un episodio drammatico, denunciato dal sindacato della polizia penitenziaria lo scorso 20 aprile. Sotto inchiesta ci sono adesso due giovani di origine slava, già in cella per droga, rapina e altri reati. La vittima, un italiano, è stata trasportata in ospedale per gravi ferite. Sul caso indagano proprio gli agenti della penitenziaria che lavorano a stretto contatto con la procura di Roma che, secondo quanto si apprende, ha aperto una inchiesta. 

Dopo la violenza, secondo quanto emerge dalla denuncia del sindacato Sappe, la vittima è stata assistita anche da personale penitenziario e dagli psicologi in servizio nel carcere. Per i due detenuti violenti potrebbe scattare presto il trasferimento in un'altra struttura carceraria.

"La brutale violenza sessuale contro un detenuto a Regina Coeli Roma ha 'scoperchiato' una situazione che noi denunciamo da anni: sono decine e decine, ogni anno, i casi di violenze sessuali, sopraffazioni, umiliazioni subite da compagni di cella. Forse solo l'1% delle violenze sessuali in carcere viene denunciato, per paura, vergogna, con i più deboli costretti a pagare l'assenza di misure di tutela personale", ha aggiunto Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato polizia penitenziaria.

L'aggressione e la violenza sessuale, porta alla luce di nuovo anche il tema dei detenuti positivi. Stando ai dati del Garante detenuti del Lazio, sono 265 le persone detenute attualmente positive al coronavirus nei 14 istituti penitenziari del Lazio, stando ai dati aggiornati a martedì 19 aprile. A Regina Coeli, carcere dove è avvenuta la violenze, i casi sono 211.

A Rebibbia femminile ce ne sono tre, a Rebibbia 21. Sei a Frosinone, 22 a Cassino, due a Rieti, due a Viterbo e nessuno a Civitavecchia, Velletri e Latina. Secondo quanto riportato nel sito del ministero della Giustizia, tra le 52.796 persone detenute presenti negli istituti penitenziari italiani, martedì 19 aprile risultavano 1069 persone positive, di cui quattro nuove giunte.

Sono invece 1068 le  persone asintomatiche, una  ricoverata. 108.925 le dosi di vaccino somministrate complessivamente. Nello stesso giorno, i positivi tra le 36.939 unità di polizia penitenziaria erano 1090, nessun ricoverato. Tra le 4.021 unità di personale amministrativo e dirigenziale, i positivi erano 113.

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