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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Mafia Capitale: De Rossi, 'Giovannone' De Carlo e quella telefonata in piena notte

"Il boss che conta materialmente" viene contattato da Capitan Futuro perché a seguito di un diverbio il calciatore pensava che i rivali si fossero rivolti a dei malandrini. "Chiamame sempre. Bravo! Hai fatto bene Danie', amico mio"

Cantanti, calciatori, vip dello spettacolo. Giovanni De Carlo, per gli amici Giovannone, il 39enne arrestato ieri dai Ros nell'ambito dell'indagine su Mafia Capitale , definito da Diottalevi "il boss che conta materialmente", non era uno sconosciuto a chi bazzicava i locali dei vip. E' il Ros a riferire di alcune frequentazioni e intercettazioni, prive di valore legale ma utili a tratteggiare il personaggio, nelle quali viene fuori la confidenza con il calciatore De Rossi.

A 'Giovannone' si rivolge il vice capitano della Roma Daniele De Rossi subito dopo un diverbio avvenuto in un locale della movida romana il 30 settembre 2013. Lo chiama due volte, il telefono però squilla a vuoto. E' poi De Carlo a richiamare.

Nella parte di conversazione citata dal Ros dei Carabinieri, De Rossi spiega a Giovannone il motivo della chiamata: "No, avevo pensato che aveva chiamato qualche malandrino... qualche coattone... ho detto famme senti' Giovanni". Nel frattempo però era intervenuta la polizia e di De Carlo non c'era stato più bisogno. Ma lo stesso De Carlo "dando prova di grande confidenza, gli confermava di poter contare sempre sul suo aiuto: chiamame sempre... bravo! Hai fatto bene Danie', amico mio".

Il direttore generale della Roma commenta l'accaduto a Roma Radio: "Mi auguro che non si strumentalizzi la vicenda in relazione all'indagine ben più importante che è in corso. La telefonata DeRossi-De Carlo è nata dopo un battibecco con un tifoso che minacciava Benatia. Non montiamo casi. L'indagine in sé è molto seria, bisogna fare attenzione. Mi auguro non si strumentalizzi la posizione di nessuno".

Gli investigatori del Ros nella loro informativa riportano anche di un incontro tra Giovanni De Carlo e l'ex calciatore della Lazio Giuseppe Sculli, poi coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse della procura di Cremona. Le intercettazioni del Ros hanno appurato anche "numerosi contatti" di De Carlo con le compagne dei calciatori Matteo Destro della Roma e Blerim Dzemaili all'epoca in forza al Napoli e con la coppia Stefano De Martino e Belen Rodriguez.

E ancora oggi sono emerse delle foto in cui De Carlo si fa fotografare con Belen e suo marito Stefano De Martino.

Giovanni De Carlo aveva rapporti con il mondo dello spettacolo, dei vip. Lui è un atleta, campione di kick boxing. Nella informativa dei Ros del luglio scorso, agli atti dell'inchiesta sulla 'Mafia Capitale', si spiega che lui, uomo del clan, che per alcuni giorni è rimasto irreperibile, ha avuto contatti con il presentatore televisivo Teo Mammuccari. In particolare i carabinieri scrivono che "nel giugno del 2013 sono state registrate numerose telefonate tra lo showman il quale, dimostrandosi consapevole della caratura criminale di De Giovanni, chiedeva di poter reperire sostanze dopanti per la palestre, in particolare GH, un ormone per la crescita". De Carlo in una telefonata intercettata risponde al presentatore: "Sono un chiacchierone, ma almeno non spiattello i cavoli tuoi in giro...".

Nessuno dei personaggi in questione è coinvolto nelle indagini.

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