rotate-mobile
Cronaca

Da Piazza Vittorio a San Lorenzo, movimenti in corteo per il 'diritto alla città'

La manifestazione è stata indetta dalla Rete per il 'Diritto alla città'. In piazza anche Nunzio d'Erme fino a ieri costretto agli arresti domiciliari. Proteste davanti alla sede dell'Atac: "No privatizzazione"

Da Piazza Vittorio a San Lorenzo per gridare a gran voce “Giù le mani dalla città”. A sfilare per le strade cittadine il corteo indetto dai movimenti della Rete ‘Diritto alla città'. Contro sfratti, sgomberi, privatizzazione dei servizi pubblici e distacchi idrici, speculazione edilizia, precarietà e razzismo. La Roma di movimenti, comitati cittadini e centri sociali ha manifestatato dietro lo striscione ‘Questa città di chi pensi che sia?’.

Nel mirino c'è anche la città della ‘mafia capitale’ e della corruzione politica rappresentata da grandi mani nere di cartone tra i manifestanti. Poi ci sono le altre. “Le nostre” si legge su un grande cartello “a sostegno della città”. In piazza anche Nunzio D’Erme, storico leader dei movimenti romani, fino a ieri costretto a casa perché agli arresti domiciliari dallo scorso 24 settembre.

I manifestanti inoltre hanno protestato anche davanti alla sede dell'Atac su via Prenestina. "No privatizzazione" la scritta davanti al cancello della municipalizzata dove è scoppiato anche qualche petardo e una bomba carta. Qualche momento di tensione è invece scaturito dal tentativo di un migrante di scavalcare il cancello. Ma è stato subito fermato dagli attivisti presenti. 

"Quartieri abbandonati a se stessi, il trasporto pubblico al collasso, politiche sociali e di welfare sempre più povere e inadeguate che tirano avanti di mese in mese, l’emergenza abitativa (a cominciare dagli sfratti) che peggiora di giorno in giorno, politiche culturali inesistenti, la separazione sempre più accentuata tra centro e periferie" spiega un comunicato che chiama a scendere in piazza. "E’ sotto gli occhi di tutti come in questa città le contraddizioni stiano esplodendo nella maniera peggiore anche a causa di chi, come le derive di destra, strumentalizzano i temi del degrado e della paura. Questa è l’immagine di una città presa in ostaggio dalle politiche di austerity. E mentre la crisi acuisce le contraddizioni e l’impoverimento di fette sempre più estese di popolazione, procede a ritmo sostenuto il processo di espropriazione di diritti e tutele promosso dal governo Renzi".

Poi uno la Roma di Marino: "A sua volta la giunta di centrosinistra guidata da Ignazio Marino è paralizzata dalla guerra tra correnti nel Partito Democratico ma soprattutto dai vincoli di bilancio del “Salva Roma” che imporrà alla città altri sacrifici, altri licenziamenti, ulteriore dismissione del patrimonio e dello spazio pubblico a favore della rendita immobiliare e della speculazione edilizia, la privatizzazione dei servizi pubblici e delle aziende ex municipalizzate, nuove ondate di sfratti per morosità e distacchi delle utenze per chi è in difficoltà economica". Così invitiamo tutti a partecipare ad una coalizione metropolitana di cittadini, spazio sociali, movimenti per il diritto all’abitare, comitati, sindacati conflittuali, esperienze culturali e territoriali per costruire un processo condiviso di mobilitazione per il diritto alla città".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Piazza Vittorio a San Lorenzo, movimenti in corteo per il 'diritto alla città'

RomaToday è in caricamento