Scoperta centrale della contraffazione di telefoni ed accessori, sequestrati 12mila articoli
Il duro colpo al commercio illegale da parte degli agenti della Polizia Locale e dell'Agenzia delle Dogane
Una vera e propria centrale della contraffazione specializzata nel realizzare e mettere in commercio telefoni ed accessori, tutti rigorosamente contraffatti, di un noto marchio internazionale di telefonia. E' stata la collaborazione tra la Polizia Locale di Roma Capitale e l'Agenzia delle Dogane, nata diversi mesi fa, a permettere di infliggere un altro duro colpo al fenomeno della contraffazione. Dopo l'intervento di alcune settimane fa, in zona Tor Tre Teste, si è conclusa in questi giorni un'altra importante operazione nell'ambito della lotta al fenomeno dei 'falsi'.
Centrale contraffazione telefoni
Il Gruppo GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) della Polizia Locale e l'Ufficio Antifrode, dell’Agenzia delle Dogane di Roma1, hanno portato a termine un sequestro di circa 12.000 articoli contraffatti di un noto marchio internazionale di telefonia.
Capannoni a Torrespaccata
L'attività di indagine ha permesso di individuare due vasti magazzini, siti in via Ambrogio Binda ed in via dell'Omo, dediti al commercio all’ingrosso di telefoni e relativi accessori, tutti contraffatti. I prodotti d'importazione, pronti per essere distribuiti sul mercato internazionale, avrebbero generato un giro di affari di diverse centinata di milioni di euro.
Ente a tutela dei marchi
Grazie ad una serie di accurati accertamenti e ad un continuo monitoraggio effettuato sul territorio dal personale della Polizia Locale e dell'Agenzia delle Dogane, è stato possibile scoprire tali attività illegali. Importante il supporto tecnico della INDICAM (ente a tutela dei marchi) che, sulla scorta di un protocollo d’intesa con l’Amministrazione Capitolina, ha fornito la consulenza necessaria al fine di accertare l’effettiva contraffazione dei modelli, del tutto identici agli originali.
Titolari deferiti all'Autorità Giudiziaria
I responsabili degli illeciti, due cittadini di nazionalità cinese di 40 anni, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di importazione di merci contraffatte, ricettazione e vendita di prodotti industriali con marchi falsificati.