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Cronaca Africano / Via Monte delle Gioie, 5

Bimba di 10 anni muore in clinica dopo un intervento al timpano: 7 indagati

Giovanna si è spenta dopo quello che i genitori definiscono "un intervento banale", una ricostruzione della membrana timpanica. La Procura ha aperto un'inchiesta

"Era un intervento di routine" continuano a ripetere i genitori, sotto choc per la morte della figlia Giovanna, 10 anni, deceduta inspiegabilmente dopo un'operazione a Villa Mafalda, clinica privata romana a pochi metri da piazza Vescovio. 

Per due ore i medici hanno tentato di riportarla in vita, ma alla fine non c'è stato nulla da fare. La piccola si è spenta in quella casa di cura dove avrebbero dovuto ricostruirle la membrana timpanica, e dove ieri, invece, ha trovato la morte. I genitori non si danno pace. 

"Com'è possibile che per una banale operazione chirurgica all'orecchio mia figlia possa essere morta?", si domanda ininterrottamente il papà che ha presentato denuncia ai carabinieri. La casa di cura si dice "affranta" per la morte della piccola ed "esprime la sua indiscutibile fiducia nell'operato dei medici", che hanno "lottato a lungo per salvare la vita della bambina".

La procura di Roma ha già aperto un'inchiesta per omicidio colposo, mentre fascicoli, documenti e cartelle cliniche sono state sequestrate dai militari dell'Arma. Sette le persone indagate, due medici otorini, l'anestesista e 4 dipendenti della clinica che hanno prestato servizio nella sala operatoria.

DINAMICA DEI FATTI - Tutto è accaduto ieri quando la piccola Giovanna, accompagnata dai genitori, entra nella sala operatoria per la ricostruzione della membrana timpanica lesionata probabilmente per una serie di infiammazioni passate. Sbrigate le ultime visite di controllo da parte degli specialisti, mamma e papa' la salutano e aspettano con ansia la conclusione dell'intervento. Le cose però non vanno come previsto e l'operazione si protrae per ore. Poi il drammatico annuncio della morte. 

L'AUTOPSIA - La bimba, secondo quanto riferito dai genitori, non avrebbe mai sofferto in passato di patologie particolari ne' sarebbe mai stata sottoposta ad altri interventi. A chiarire le cause del decesso sarà l'autopsia, ordinata oggi dal magistrato che ha dato incarico al professor Luigi Cipolloni dell'istituto di medicina legale della Sapienza di fare l'autopsia sul corpo della piccola Giovanna. 

Il perito sarà affiancato dal professore Remo Orsetti, specialista in anestesia di rianimazione e terapia del dolore presso la clinica Salvator Mundi. I genitori hanno provocato l'avvio dell'inchiesta denunciando quanto accaduto e fornendo con il loro esposto una serie di elementi che ora saranno esaminati non solo dai consulenti del pm ma anche da quelli delle 7 persone ora indagate.

Conferendo ai suoi consulenti l'incarico peritale il pubblico ministero Ilaria Calò ha chiesto che sia data una risposta ad alcuni quesiti. In particolare gli esperti dovranno accertare "attraverso l'esame necroscopico le cause ed i mezzi che hanno provocato il decesso di G.". 

Inoltre dovranno accertare "esaminata la documentazione clinica, eseguito ogni accertamento tecnico strumentale ritenuto necessario, se gli interventi sanitari cui venne sottoposta la bambina deceduta, furono improntati a corretta applicazione delle fondamentali cognizioni scientifiche inerenti la professione medica".

"Nè le indagini nè la denuncia riguardano in alcun modo l'adeguatezza della struttura", ribadisce la casa di cura, finita già nel ciclone delle polemiche in seguito alla morte di Alberto Bevilacqua, avvenuta lo scorso settembre. In quell'occasione la procura iscrisse nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio colposo, i quattro medici dell'equipe che per undici mesi si prese cura dello scrittore. Una decisione che venne definita "ridicola" dai dirigenti di Villa Mafalda.

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