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Cronaca Ciampino

"Presa a testate davanti ai miei figli in dad", bufera sul presidente del consiglio comunale di Ciampino

Monta la polemica dopo la denuncia presentata dall'ex compagna di Massimo Balmas, che nega l'aggressione. Da parte della associazioni e delle opposizioni della Lega, di cui Balmas fa parte, arriva la richiesta di dimissioni

“Chiediamo qualsiasi tipo di misura cautelare temporanea per evitare che la situazione degeneri”: a parlare è Sebastiano Russo, avvocato della donna che lo scorso giovedì ha denunciato di essere stata colpita con una testata davanti ai figli dall'ex compagno, il leghista Massimo Balmas, presidente del Consiglio comunale di Ciampino.

La denuncia presentata ai carabinieri è stata depositata anche presso la procura di Velletri, che dovrà adesso decidere i prossimi passi da fare per tutelare soprattutto i due figli di 6 anni della ex coppia. Stando a quanto riferito dalla donna, giovedì scorso Balmas l’avrebbe aggredita davanti ai bambini impegnati nelle lezioni a distanza - e dunque collegati con i compagni e gli insegnanti in video - sferrandole una testata all’improvviso, senza dire una parola, dopo una banale discussione sulle gestione domestica.

 “Nessuna avvisaglia, soltanto una discussione neppure troppo accesa che è degenerata in una testata improvvisa sferrata davanti ai bambini. Ancora più preoccupante, per non parlare dei 7 giorni di prognosi per trauma cranico e della diagnosi di stato ansioso reattivo fatta alla mia cliente- conferma l’avvocato - Sia la donna sia i bambini sono in stato di choc”.

Balmas dal canto suo nega di avere mai aggredito l’ex compagna, e anzi ha sostenuto con i carabinieri, il giorno stesso, di essere lui la parte lesa e di avere subito lui stesso l’aggressione. Stando a quanto sostenuto dalla donna tramite il suo avvocato, però, gli atti persecutori andrebbero avanti da mesi tra insulti e minacce che qualche giorno fa sarebbero culminate con l’aggressione.

La donna avrebbe già in passato provato a passare alle vie legali, in particolare nel 2015 dopo un’aggressione per cui si era rivolta al pronto soccorso di Albano Laziale, ma la denuncia era stata poi ritirata. A settembre 2020 era stata quindi depositata una nuova denuncia, questa volta per stalking e siglata anche dal nuovo compagno della donna, seguita a febbraio dalla richiesta che gli accordi presi in precedenza per le visite ai figli venissero considerati nulli perché mai ratificati.

“Abbiamo presentato un ricorso d’urgenza per la revoca del diritto di visita ai minori da parte del padre in ragione di quella che riteniamo sia estrema pericolosità”, conferma Russo. E mentre proseguono gli accertamenti, infuria la polemica a livello politico e sociale.

Presidente del consiglio di Ciampino accusato di aggressione, le reazioni

Diverse associazioni sono intervenute in difesa della donna, con Maricetta Tirrito, presidente del Laboratorio una Donna, che ha definito “indecente, vergognosa e inaccettabile” la notizia dell’aggressione.

"È imperativo adesso che le istituzioni diano un segnale forte condannando in modo unanime Balmas e il suo comportamento - prosegue Tirrito - Mi aspetto soprattutto dal sindaco Daniela Ballico una presa di posizione decisa: è chiamata a farlo non solo per la carica che ricopre, ma anche in quanto donna. Non può esserci posto per un uomo simile nella vita pubblica e mi auguro pertanto che egli venga rimosso da qualsiasi carica di cui è attualmente investito”.

Oria Gargano, presidente di BeFree, associazione che da anni si batte per contestare la violenza di genere, ha chiesto che “la politica non si renda complice relegando in modo vigliacco un fatto così grave, perpetrato da un uomo delle istituzioni, a questione privata. Se accadesse questo, le parole per il contrasto alla violenza di genere, usate ogni giorno da politici e rappresentanti istituzionali sarebbero colpevolmente ipocrite. Chiacchiere di facciata. Se il maschilismo di Balmas è inaccettabile, si alzi senza indugio lo sdegno e si proceda a rimuovere un soggetto potenzialmente pericoloso, certamente inopportuno per rappresentare un consiglio Comunale”.

Anche la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano, ha chiesto le dimissioni di Balmas: “Un’istituzione non può nemmeno lontanamente essere sfiorata da episodi riprovevoli come questo - ha detto - ma al contrario condannare ogni forma di violenza e adoperarsi ogni giorno per dare il massimo esempio di trasparenza ai cittadini e ai giovani. Auspico quindi sia la stessa sindaca e la stessa amministrazione a pretendere l'allontanamento di Balmas. La violenza sulle donne continua purtroppo a essere una piaga che non accenna a diminuire”.

Altre richieste di dimissioni si sono levate anche dal Movimento 5 Stelle, mentre Balmas, che si è definito “completamente estraneo ai fatti” e ha sottolineato di avere chiesto lui stesso l’intervento dei carabinieri giovedì, ha deciso di autosospendersi dalla Lega in attesa di capire come si evolverà la vicenda giudiziaria.

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