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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Colosseo / Viale delle Terme di Caracalla

Prima delle Terme: alla scoperta della domus dove gli dei vivevano insieme

Dopo 20 anni tornano visibili gli affreschi della Domus interrata per far posto alle Terme di Caracalla

Tutti conoscono le Terme di Caracalla. Pochi sanno invece che per fare posto al monumentale complesso, agli inizi nel 206 d.C. venne parzialmente distrutta ed interrata una domus, insieme al vicino quartiere di Porta Capena.

Gli affreschi tornati visibili

L’esistenza di quella villa è stata accertata durante gli scavi condotti tra il 1854 ed il 1869. Ma poiché la Domus venne nuovamente interrata, è stato necessario attendere le nuove indagini condotte negli anni Settanta per recuperare gli affreschi provenienti da due ambienti, che la Soprintendenza speciale di Roma, dopo un attento restauro, il 23 giugno dopo due decenni sono tornati a disposizione dei visitatori.

La convivenza degli dei

Gli affreschi appartengono a due stanze: una è dedicata al culto, l’altra invece è un triclinio il cui soffitto è parzialmente crollato. Il primo ambiente è quello che mostra delle pitture più sorprendenti: è lì infatti che, oltre alla classiche divinità romane (Giove, Giunone e Minerva) compaiono anche le sagome di Anubi e di Iside ed è appena visibile anche il suo sposo Serapide. 

Un pezzo di storia della Roma imperiale

“Gli affreschi che oggi tornano visibili appartenevano a un edificio situato in un quartiere che agli inizi del III secolo venne distrutto per far spazio alle Terme di Caracalla – ha dichiarato Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – In questo modo i visitatori, oltre alla bellezza e all’interesse di queste pitture, potranno cogliere un pezzo di storia e le trasformazioni della città antica. Presentiamo anche una anteprima: una piccola parte del prezioso soffitto di un ambiente mai esposto prima e che presto sarà aperto al pubblico. Un ulteriore tassello che va ad arricchire lo spazio delle Terme di Caracalla, fiore all’occhiello di questa Soprintendenza e della città”.

Il sincretismo religioso

L’unicità della Domus, è stata spiegata dal direttore delle Terme di Caracalla, Mirella Serlorenzi: “La presenza in uno stesso ambiente di Giove, Giunone e Minerva assieme ad Anubi, Iside e probabilmente Serapide è il segno di quel sincretismo religioso tipico dell’antica Roma fin dalla sua fondazione. Ma gli ambienti che ora apriamo sono di grande interesse anche perché mostrano a distanza di pochi metri il microcosmo di una abitazione privata e il macrocosmo di un grande impianto imperiale, le Terme di Caracalla. Un confronto pieno di suggestioni che ci spinge a presentare una piccola anticipazione del soffitto di un secondo ambiente della domus, il Triclinio ora oggetto di studi e ricerche per il suo restauro complessivo”.

La domus di età adrianea: foto di Fabio Caricchia

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